Ginnastica, il racconto shock di due ex atlete: "Venivamo insultate pubblicamente"

La storia fatta di abusi e umiliazioni di Anna Basta e Nina Corradini a Verissimo: "Eravamo solo dei numeri sulla bilancia, non avevamo più valore come persone. Ho pensato al suicidio"
Ginnastica, il racconto shock di due ex atlete: "Venivamo insultate pubblicamente"© ANSA
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“Venivamo pesate ogni giorno, tutte insieme, in fila una per una. Prima della pesa avevamo smesso anche di fare colazione e avevamo paura pure di bere un bicchiere d’acqua perché faceva la differenza". È il racconto shock di Anna Basta e Nina Corradini, ex atlete della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica, ospiti a Verissimo. Le due ex atlete hanno parlato degli abusi, umiliazioni e vessazioni subite durante gli anni nella Nazionale: "Ci muove il fatto che troppe bambine stanno soffrendo e stanno vivendo quello che noi abbiamo vissuto - dicono sulla scelta di parlare di questo argomento - e non va bene. Questo sport è meraviglioso, sono certe persone che lo rovinano”.

Il racconto shock di Anna e Nina

"Se il peso non era quello giusto ci insultavano pubblicamente con frasi tipo ‘vergognati!’, ‘sei incinta’, ‘guarda che pancia ti ritrovi’. Queste frasi ci venivano ripetute ogni giorno, durante tutto il tempo degli allenamenti. Eravamo solo dei numeri sulla bilancia, non avevamo più valore né come persone né come ginnaste”. Poi sul rapporto con gli allenatori: "Era quasi di dipendenza, ricerchi la loro approvazione anche se sai che ti stanno facendo del male. Ti fanno arrivare al punto di pensare di essere dalla parte del torto”. Nina Corradini svela anche: “Ho iniziato ad abusare di lassativi a settembre del 2020 e ne prendevo uno a sera, tanto che non mi facevano più effetto. Una volta ne ho presi tre, ho perso un chilo e mezzo in una notte e la mattina dopo sono svenuta. Lì ho capito che stavo mettendo a rischio la mia salute fisica e psicologia. E comunque quel giorno mi hanno fatto allenare lo stesso, perché per loro gli infortuni sono solo una scusa per non allenarsi”. Drammatico anche il racconto di Anna Basta: "Ho pensato di togliermi la vita. Ci ho pensato molto. Per tantissimo tempo ho vissuto con il pensiero che la mia vita non avesse senso”. Infine sulla reazione delle famiglie: "Noi andiamo via di casa molto giovani, diventiamo subito indipendenti e sappiamo di dover proteggere le famiglie. I miei genitori sono rimasti scioccati quando gliel’ho raccontato. Ho deciso di smettere con la ginnastica ritmica nel maggio 2020 e dopo poco tutta la sofferenza che avevo provato mi si è riversata addosso e ho passato un periodo molto buio. Ora mi sono rimessa in sesto anche grazie a un percorso psicologico”.


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