L’ucraino Sergii Danylchenko: “Correre l’Acea Run Rome The Marathon mi aiuterà a stare meglio”

Domenica 27 Marzo al via anche alcuni atleti ucraini che riusciranno a essere in gara nonostante il momento difficile che stanno vivendo nel loro Paese d’origine. Tra questi Sergii Danylchenko raggiungerà l’Italia dalla Turchia, dove attualmente ha trovato il suo porto sicuro dalle bombe russe
L’ucraino Sergii Danylchenko: “Correre l’Acea Run Rome The Marathon mi aiuterà a stare meglio”
Cesare Monetti
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ROMA - Gli organizzatori di Acea Run Rome The Marathon hanno contattato gli atleti ucraini iscritti alla maratona di domenica 27 marzo. Diverse decine quelli che si erano iscritti da ottobre quando erano state aperte le iscrizioni, purtroppo come prevedibile la maggior parte di loro ha fatto sapere di non poter essere sulla linea di partenza.

Nei messaggi di risposta, le parole raccontano immagini che vediamo dagli schermi, parlano di difficoltà e paura, di bombe e di fughe dalle proprie case e dalla normale vita che stavano trascorrendo. C’è chi si prepara ad imbracciare le armi e lo racconta con grande orgoglio e c’è anche tanta speranza in chi supporta l’esodo dei profughi prestando la propria opera nei campi di rifugiati come traduttrice al confine tra Romania, Moldavia e Ucraina. Purtroppo c’è anche chi, come Kyrylo, non potrà esserci né quest’anno né mai.  Il padre ha comunicato che il figlio è deceduto lo scorso 2 marzo a causa di un attacco a Kharkov. Per Kyrylo la maratona romana sarebbe stata la dodicesima maratona e insieme, padre e figlio, non vedevano l’ora di trascorrere insieme qualche giorno a Roma.  

Sarà invece al via della Acea Run Rome The Marathon il 32enne Sergii Danylchenko, imprenditore ucraino di Kharkiv che, insieme a sua moglie, odontoiatra, attualmente si trova in Turchia.

Avevamo un’esistenza pacifica e perfetta nella nostra bellissima Kharkiv. Negli ultimi anni la qualità della nostra vita era migliorata ancora di più e la nostra città era diventata ancora più bella ed accogliente, e ora…”, ci ha detto Sergii.

Ci risponde dalla Turchia, dove attualmente dimora da quando è scoppiata la guerra in Ucraina: “Quando è iniziato l’attacco russo al nostro Paese io e mia moglie ci trovavamo in Sri Lanka, siamo rimasti sotto shock nel vedere il nostro Paese distrutto dalle bombe e i nostri connazionali sotto assedio - ha spiegato Sergii – Non siamo più rientrati in Ucraina ma siamo andati direttamente in Turchia dove abbiamo un posto sicuro dove alloggiare, ora dobbiamo rivedere tutti i nostri piani sul lungo termine”.

Da quando si è creata questa emergenza, gli organizzatori di Acea Run Rome The Marathon si sono subito attivati con diverse iniziative per supportare la popolazione ucraina implementando il sostegno a favore di Banco Alimentare Roma che sta già operando nelle zone colpite. Gli organizzatori hanno programmato un aiuto economico tramite una donazione; i partecipanti sia della maratona che della Stracittadina Fun Race, già iscritti o che si stanno iscrivendo, possono donare tramite la piattaforma d’iscrizione Endu per sostenere l’attività del Banco, in prima linea nell’assistenza delle persone che fuggono dal conflitto; infine, i prodotti recuperati post gara da Banco Alimentare Roma saranno dedicati all’assistenza delle popolazioni in difficoltà.

Avevo deciso di correre la Acea Run Rome The Marathon nel 2020, ma poi a causa della pandemia da COVID19 si è arrivati al 2022. Io e mia moglie viaggiamo molto, ho corso in diversi Paesi nel mondo e sono stato tante volte in Italia, sia per lavoro che per piacere. L’ultima volta in Italia è stata nel Novembre 2021, per due settimane abbiamo viaggiato in macchina alla scoperta di Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Aosta e infine Roma”, fa sapere Sergii.

Il tema di quest'anno della Acea Run Rome The Marathon è la diffusione del messaggio di pace e fratellanza tra i popoli, con l'occhio puntato sul popolo ucraino.

Lo sport in generale e correre a Roma per me può aiutare ad alleviare stress e ansia, che deriva da tutte le cattive notizie che costantemente ci raggiungono. Abbiamo anche bisogno di migliorare il tono dell’umore, per la nostra salute – commenta Sergii – Nessuno sa quando tutto questo finirà, noi ucraini vogliamo solo vivere la nostra vita. Speriamo di riuscire, anche grazie all’aiuto di partner occidentali, a tornare alla pace, a fermare la guerra”.

Domenica 27 marzo Roma attenderà Sergii e il messaggio di pace che porterà con sé al traguardo della Acea Run Rome The Marathon. “Temo che dopo la maratona non potrò ancora tornare in Ucraina.


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