Chi va alle Olimpiadi? Yeman e Neka Crippa, Faniel, Aouani e Meucci: In 5 per 3 posti

L'ambita maglia azzurra per le Olimpiadi di Parigi passerà attraverso la selezione del Direttore Tecnico Antonio La Torre.
Chi va alle Olimpiadi? Yeman e Neka Crippa, Faniel, Aouani e Meucci: In 5 per 3 posti© Fidal/Colombo
Cesare Monetti
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Al sole delle Bahamas nei prossimi giorni avrà da pensare il ct degli azzurri Antonio La Torre per stabilire chi dovrà indossare la maglia azzurra ai Giochi Olimpici di Parigi in agosto. Alle Bahamas per seguire nei prossimi giorni le staffette azzurre, Jacobs compreso, impegnate nei mondiali e dunque le qualificazioni per le Olimpiadi, penserà anche alla maratona.

Tre i posti disponibili, cinque gli atleti possibili, anzi erano ben sei fino a domenica mattina ma Yohanes Chiappinelli non ha concluso la maratona di Amburgo andandosi a ritirare intorno al 37°Km e dunque è ormai fuori dai Giochi.

Due posti sono senz’altro già assegnati e sono quelli del neo-primatista italiano Yeman Crippa che il 16 febbraio a Siviglia con un gran finale di gara ha piazzato il nuovo record italiano con 2h06’06” dimostrando di essere un atleta solido e maturo anche per la maratona. Il secondo posto è per Eyob Faniel che nella stessa gara complice un passaggio alla mezza maratona un po’ troppo azzardata, ma giusto ‘provare’ e ‘rischiare’ ha terminato con un più che valido 2h07’09”.

E per il terzo posto? In lista ci sono Daniele Meucci, Iliass Aouani e Nekagenet Crippa. E’ proprio quest’ultimo che sembra quello meno possibile vederlo in azzurro a Parigi. Ha ben corso a Valencia nel dicembre scorso in 2h07’35”, un’ottima prestazione che l’ha catapultato ad essere tra i migliori italiani di sempre, però tale prestazione non è riuscito a confermarla andando ora in Aprile a Rotterdam a concludere in 2h09’41.

Davanti a Neka ci sono dunque Iliass Aouani e Daniele Meucci. Aouani vanta un 2h07’16” che nel marzo 2023 fu nuovo record italiano ma troppo lontano nel tempo e dunque serviva una replica in questa primavera. CI ha provato prima a Osaka il 25 febbraio dove però ha trovato la giornata sbagliata e si è ritirato, ha ripiegato sulla ‘sua’ Barcellona in marzo 2024 correndo solo in 2h08’05”, crono superiore a Meucci che sempre a Siviglia ha corso in 2h07’49”.

L’ingegnere pisano Daniele Meucci a 38 anni e con una splendida ventennale carriera alle spalle con medaglie in pista e in maratona (oro agli Europei del 2014) ha dimostrato solidità, esperienza, longevità e freschezza atletica. In maratona è una garanzia, ben 21 quelle corse, in azzurro sempre presente compreso il più che valido nono posto ai mondiali di Budapest dell’agosto scorso 2023. Meucci che di Olimpiadi ne ha già fatte due (Londra in pista nei 10000m) e Rio De Janeiro 2016 (ritirato maratona) merita la terza olimpiade a coronamento di una carriera, ma attenzione è meritata, non un semplice gesto di carineria del direttore tecnico La Torre.


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