Corsa e poi un gelato: può sostituire un pasto?

L’estate, la corsa e poi il gelato che va a sostituire un pasto. Il dottor Francesco Cagnazzo ci spiega i pro e i contro. Calorie, proteine, grassi, fibre, ecco cosa c'è da sapere
Corsa e poi un gelato: può sostituire un pasto?
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E’ arrivata l’estate, siamo tornati ad allenarci e a correre dopo il lockdown e l’occhio cade anche sulla bilancia e su ciò che di gustoso si può mangiare. Il gelato è la tentazione della bella stagione, ma oltre al gusto e alla freschezza rappresenta un pasto bilanciato?

Una coppa media (circa 150 g) di gelato al cioccolato o al fiordilatte  fornisce circa 300 kcal, mentre la stessa porzione ai gusti di frutta ha un apporto calorico un po’ più basso, perché contiene meno grassi.

Le calorie fornite da un gelato dalle dimensioni contenute  sono inferiori rispetto ad un pranzo o ad una cena ben bilanciati. Tuttavia, non è facile accontentarsi di una porzione media, anzi si rischia di concedersene un po’ troppo, perdendo il controllo dell’apporto energetico.

Con il gelato assumiamo molti zuccheri semplici, quelli cioè a rapido assorbimento che alzano velocemente l’insulina e che, oltre a fornisci energia immediata possono condurci ad uno stato di ipoglicemia reattiva (con conseguenze negative sulla nostra salute e prestazione).

I grassi contenuti nel gelato provengono principalmente dal latte e dalle uova, con un apporto intuitivamente maggiore nei gelati alla crema rispetto a quelli alla frutta. Di essi bisogna tenerne conto nell’arco della giornata per non alterare l’equilibrio di una sana alimentazione .

Le proteine totali, invece, risultano inferiori a quelle che dovremmo assumere: circa 6 g con la porzione da 150 g , ben al di sotto di quelle ottimali per un pasto, cioè intorno ai 25-30 grammi.

Aspetto da non trascurare è che con il gelato non si assumono sufficienti micronutrienti , a parte il calcio e il fosforo (provenienti dal latte), qualche vitamina (se il gelato è preparato con frutta acquosa e oleosa); scarsa è la fibra , indispensabile non solo per il benessere intestinale, ma anche per modulare l’assorbimento dei nutrienti per fornire senso di sazietà.

Da un’attenta analisi nutrizionale, appare chiaro che il gelato non può sostituire un pasto principale.

Tuttavia, l’alimentazione è anche piacere quindi, eccezionalmente e nel contesto di una alimentazione equilibrata, si può sostituire un pasto con il gelato, a patto che non diventi un peccato di gola abitudinario.

Testo a cura del Dr. Francesco Cagnazzo, Specialista in Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana - Nutrizionista 

 

 


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