La storia di Valentina Pitzalis: "Oggi l'incubo è quasi finito ma..."

Le rivelazioni della ragazza sopravvissuta nel 2011 a un tentato femminicidio da parte dell'ex marito Manuel
La storia di Valentina Pitzalis: "Oggi l'incubo è quasi finito ma..."
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ROMA - Prima volta a Verissimo per Valentina Pitzalis. La donna è stata ospite della puntata speciale contro la violenza sulle donne in onda su Canale 5 sabato 21 novembre. Valentina è la ragazza sopravvissuta nel 2011 a un tentato femminicidio da parte dell’ex marito, morto durante l’agguato, che non si rassegnava alla separazione e che ha tentato di darle fuoco appiccando l’incendio nella sua casa di Bacu Abis in Sardegna. Oltre a questa tragedia, che l’ha resa invalida al 100%, Valentina ha dovuto sostenere una battaglia legale contro la famiglia di lui che l’accusava di omicidio colposo, incendio doloso e istigazione al suicidio: “Questi nove anni sono stati all’insegna di una campagna d’odio e di diffamazione pazzesca e ferocissima da parte dei genitori di Manuel che sostenevano che io fossi la reale carnefice e che abbia ucciso il loro figlio”. La Pitzalis ha raccontato a Silvia Toffanin: “Hanno provato varie volte a far riaprire l’inchiesta che era stata chiusa perché era tutto molto chiaro. Ci hanno provato due volte e non è andata bene perché non c’era nessun elemento, ma una terza volta, nel 2017, sono riusciti a farla riaprire. L’indagine è durata tre anni, in cui hanno anche intercettato il mio telefono e quello della mia famiglia per sei mesi. Hanno fatto di tutto e di più. Ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia perché sapevo di non aver fatto niente”. E poi ancora: “Sono stata minacciata di morte, sui social mi auguravano cose terribili, anche dopo tutto quello che avevo subito. Io però ho deciso di praticare la felicità anche perché non voglio dargliela vinta in alcun modo”.

Problemi economici per Valentina

Lo scorso primo ottobre l’incubo è terminato con il GIP che ha liberato Valentina Pitzalis dalle accuse. Ma la donna ha ancora un ultimo ostacolo da superare per mettersi tutto alle spalle: “Dopo tutto quello che ho passato non sono in grado di supportare le spese legali che ho affrontato anche se ho vinto la causa, perché la controparte si è dichiarata nullatenente e non si è arrivati a un processo. Tutte le spese sostenute, che ammontano a circa 98mila euro, dovrei pagarle io. Da sola non riuscirò mai a sostenerle, però l’associazione ‘Fare del bene Onlus’ ha attivato una campagna, che partirà dal 25 novembre, dal nome ‘Aiutiamole’ e che quest’anno ha deciso di sostenermi per aiutarmi a chiudere definitivamente i conti con il passato. Ringrazio tutti quelli che mi vorranno aiutare”. La storia d'amore tra Valentina e Manuel, muratore di professione, è iniziata nel 2005 e si è conclusa in modo tragico nel 2011. Il matrimonio tra i due è stato rovinato dai problemi di dipendenza di Manuel: l'uomo chiudeva in casa la moglie ogni volta che usciva per procurarsi la droga, le controllava il telefono e limitava la sua libertà personale. Una situazione difficile, che ha spinto la Pitzalis a mollare il marito.

Le ustioni di Valentina dopo la tragedia

Nell'aprile del 2011 Valentina e Manuel si sono incontrati nell'appartamento di lui per scambiarsi alcuni documenti. Quando la Pitzalis stava per andarsene l'ex marito le ha gettato addosso del cherosene e le ha dato fuoco. All'arrivo dei soccorsi Valentina era ancora cosciente mentre Manuel è stato ritrovato morto. Secondo i parenti di Manuel sarebbe stata la Pitzalis ad appiccare il fuoco per uccidere il giovane. Dopo anni di indagini, nel 2016 i legali della famiglia Piredda hanno presentato una denuncia per omicidio nei confronti di Valentina. Denuncia che è stata archiviata e rigettata. Il 4 giugno 2020 è stata chiesta l’archiviazione per Valentina Pitzalis: per i magistrati non è stata lei ad appiccare il fuoco. È stata così confermata per la terza volta la ricostruzione secondo cui è stato proprio il muratore di 27anni il responsabile del rogo nel quale poi è rimasto ucciso e da cui Valentina Pitzalis è uscita viva per miracolo, nonostante le varie ustioni riportate sul suo corpo.


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