Omicidio Meredith, Lumumba oggi: "Tunnel buio, ma sono fuori"

Dei 14 giorni in carcere l'uomo ricorda "una grande tristezza": da qualche tempo non vive più in Italia
Omicidio Meredith, Lumumba oggi: "Tunnel buio, ma sono fuori"© ANSA
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Patrick Lumumba fu arrestato per l'omicidio di Meredith Kercher compiuto a Perugia nel novembre del 2007 ma dopo 14 giorni in cella venne scarcerato perché riconosciuto totalmente estraneo a quel delitto e subito prosciolto. Che fine ha fatto? Ha cambiato vita, si è trasferito in Polonia con la moglie e i due figli e a Cracovia è socio di maggioranza di un'azienda di sub-appalto. "È stata molto molto, molto dura, un tunnel tutto buio ma ora grazie a Dio ne sono uscito", ha raccontato all'ANSA. Quando venne coinvolto nel caso Kercher dalle dichiarazioni di Amanda Knox, definitivamente condannata per calunnia ai suoi danni, Lumumba gestiva nel centro storico perugino un pub che fu poi costretto a chiudere.

La nuova vita di Lumumba

Per Lumumba "è praticamente impossibile dimenticare quanto successo. Me lo porterò fino alla tomba". Anche in Polonia qualcuno conosce Patrick come "quello del delitto di Perugia". "Il grande pubblico no - ha precisato - anche se più di qualcuno sono stato sollecitato ad andare in televisione ma non ho mai accettato". "Bisogna comunque ricordare sempre - ha poi aggiunto - che la vera vittima fu Meredith, anche se io mi sono sempre considerato la seconda. Mi sono ritrovato in carcere, innocente, senza sapere cosa fosse successo. I primi tre giorni ero in isolamento, da solo, sono stati i più duri. Aprivi la finestra e c'era solo un muro. Nient'altro". Decisiva per dimostrare che Lumumba non era nella casa del delitto mentre Meredith veniva uccisa fu la testimonianza di un professore svizzero cliente del suo pub. Fu lui a dire agli inquirenti che in quel momento era al lavoro.

Le parole su Amanda Knox

"I testimoni che sono andati dalla polizia per difendermi furono tanti. Il professore fu comunque fondamentale. Io gli volevo offrire il vino che aveva bevuto al pub ma lui insistette per pagare. Per la magistratura ci vogliono le prove e lui aveva lo scontrino che dimostrava come il locale fosse aperto", ha ricordato. A Lumumba sono stati assegnati ottomila euro per l'ingiusta detenzione. "Lo Stato - ha affermato - si limita a contare i giorni e per ciascuno c'è una cifra. Secondo la legge è però il colpevole che paga il danno e quindi nel mio caso Amanda, ma da lei non ho ricevuto nulla. Dovrei fare qualcosa negli Usa ma ho rinunciato perché lì è considerata una vittima e sarebbe stato molto difficile". 


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