ROMA - Come ogni anno anche in questo 2023 le profezie di Baba Vanga tengono il mondo con il fiato sospeso. Conosciuta come il 'Nostradamus dei Balcani', la mistica e chiaroveggente bulgara Vangelia Pandeva Dimitrova nata nel 2011 e morta prima di compiere 95 anni nel 1996, divenne cieca all'età di 12 anni durante una tempesta di sabbia e secondo i resoconti iniziò ad avere visioni e a parlare con i morti dall'età di 18 anni, lasciando poi in eredità diverse terribili previsioni per il futuro. Secondo molti alcune di queste si sarebbero avverate, come la caduta delle Torri Gemelle e lo tsunami del 2004 nell'Oceano Indiano o l'arrivo di Covid-19.
Baba Vanga, le cinque profezie per il 2023
Cinque le 'profezie' per il 2023, a partire da quella di una tempesta solare senza precedenti in grado di generare un enorme blackout e problemi alle telecomunicazioni. C'è poi l'esplosione di una centrale nucleare, qualcosa di simile a quello che è successo a Chernobyl, con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina che desta più di una preoccupazione in tal senso. La terza predizione riguarda invece un "grande paese", che secondo Baba Vanga condurrà esperimenti usando armi biologiche sugli esseri umani, provocando la morte di milioni di persone. In un'altra 'profezia' la mistica ha poi predetto il divieto di gravidanze naturali, la nascita di tutti i bambini nei laboratori con l'obiettivo di controllare la crescita smisurata della popolazione. L'ultima terribile previsione riguarda invece i mutamenti climatici, causata secondo la veggenre da un cambiamento nell'orbita terrestre con un impatto significativo sull'aumento delle temperature, delle radiazioni e del livello del mare.