McGregor condannato per stupro: dovrà pagare maxi risarcimento

Il fatto risale al dicembre 2018 ma la sentenza è arrivata oggi dopo oltre 6 ore di camera di consiglio. L'irlandese ha già annunciato ricorso in appello
McGregor condannato per stupro: dovrà pagare maxi risarcimento© AP
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DUBLINO (IRLANDA) - Conor McGregor nei guai: il pugile irlandese, lottatore di arti marziali miste, è stato condannato per aver aggredito sessualmente una donna, Nikita Ni Lamhain (nota anche come Nikita Hand): "Mi ha brutalmente violentata e picchiata" nell'attico di un hotel di Dublino, ha dichiarato lei. La donna, risarcita oggi (venerdì 22 novembre) da una giuria di un tribunale civile in Irlanda con quasi 250mila euro, ha affermato che l'aggressione del 9 dicembre 2018, dopo una notte di festa, le ha lasciato gravi contusioni e ha sofferto poi di disturbo post-traumatico da stress.

McGregor scuro in volto dopo la sentenza: pronto il ricorso in appello

L'campione MMA ha scosso la testa in segno di disapprovazione quando la giuria composta da otto donne e quattro uomini ha emesso il verdetto dopo aver deliberato per circa sei ore nell'Alta Corte di Dublino. Il classe 1988, in passato, aveva testimoniato di non aver mai costretto la donna a fare nulla contro la sua volontà e aveva affermato che la donna aveva inventato le accuse dopo che i due avevano avuto un rapporto sessuale consensuale. Su X, il lottatore ha già annunciato che presenterà il ricorso in appello. L'irlandese non è nuovo ad azioni violente, come testimonia l'aggressione a Francesco Facchinetti nel 2021 e la folle notte a New York di tre anni prima: nel 2018 aveva infatti assalito un bus navetta carico di fighter tra i quali Michael Chiesa, ferito gravemente alla mano e al volto, per poi consegnarsi spontaneamente alla polizia.

"Mia figlia mi ha dato tanta forza per ottenere giustizia"

La voce e le mani di Nikita Ni Lamhain tremavano mentre leggeva una dichiarazione fuori dal tribunale, affermando che non avrebbe mai dimenticato cosa le era successo, ma che ora sarebbe stata in grado di andare avanti con la sua vita. Ha ringraziato la sua famiglia, il suo compagno, gli amici e tutti i sostenitori che l'avevano contattata online, ma in particolare la figlia. "Mi ha dato così tanta forza e coraggio negli ultimi sei anni durante questo incubo per continuare a lottare per ottenere giustizia", ha detto la donna. "Voglio dimostrare a me e a ogni altra ragazza e ragazzo che puoi difenderti se ti succede qualcosa, non importa chi sia la persona, e che la giustizia sarà fatta", ha aggiunto. Il suo avvocato, John Gordon, ha dichiarato davanti ai giurati che McGregor era arrabbiato per un combattimento che aveva perso a Las Vegas due mesi prima e se l'è presa con il suo cliente. "Non è un uomo, è un codardo", ha sottolineato l'avvocato nel suo discorso di chiusura. "Un codardo subdolo e dovresti trattarlo per quello che è". Nikita Hand ha inoltre dovuto fare diverse pause nella sua testimonianza emotiva mentre diceva che McGregor l'aveva minacciata di morte durante l'incontro. Un paramedico, che ha visitato la donna il giorno dopo l'accaduto, ha testimoniato di non aver mai visto nessuno ridotto così male.

McGregor, l'aggressione a Facchinetti e la notte folle a New York

L'irlandese non è nuovo ad azioni violente, come testimonia l'aggressione a Francesco Facchinetti nel 2021 e la folle notte a New York di tre anni prima: nel 2018 aveva infatti assalito un bus navetta carico di fighter tra i quali Michael Chiesa, ferito gravemente alla mano e al volto, per poi consegnarsi spontaneamente alla polizia.


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