Cashback, che scandalo: solo 1 su 3 prenderà i soldi?

Iscritti già 4,2 milioni di italiani, il fondo stanziato è di 228 milioni: basta a malapena per un terzo
Cashback, che scandalo: solo 1 su 3 prenderà i soldi?© ANSA
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ROMA - Nemmeno il tempo di partire che un enorme bufera si è abbattuta sul cashback di Natale, l'incentivo messo in campo dal Governo con il nuovo Dpcm. Sarebbero due gli scenari possibili: il primo vedrebbe riconosciuto il rimborso di 150 solo a un italiano su tre, il secondo farebbe scalare il totale per ciascun italiano a soli 50 euro, un terzo di quanto "promesso". Ma perché? Si sono iscritte più persone del previsto. E, se tutti raggiungessero la quota per il rimborso (1500 euro entro il 31 dicembre), non basterebbero i soldi stanziati per la prima tranche. Una somma che si aggira intorno ai 228 milioni di euro (227,9 per l'esattezza) che, qualora tutti coloro che hanno fatto la domanda risultassero idonei, andrebbe divisa a 4,2 milioni di persone. Un numero troppo elevato. Mancherebbero dunque 400 milioni per riuscire ad erogare un rimborso di 150 euro a tutti coloro che ne posseggono i requisiti. In altro modo, per "accontentare tutti", la somma del rimborso potrebbe scendere da 150 euro a 50 euro cadauno, un terzo. Un vero e proprio disastro, insomma. 

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Per poter accedere al rimborso previsto nell'ultimo Dpcm, bisogna scaricare una app (la più famosa è Io ma ce ne sono altre che consentono pagamenti elettronici). Poi agganciare a questa app una carta di credito, bancomat o prepagata. Aggiungere l’Iban per i rimborsi. Dopodiché, bisogna effettuare 10 transazioni dall’8 al 31 dicembre. Lo Stato rimborserà il 10% del totale delle transazioni. Esempio: se spendo 1000 euro mi ridarà 100 euro. C’è un tetto, che è di 1500 euro a persona. Per un rimborso di 150 euro pro capite. Da gennaio entrerà in vigore anche il super cashback. Cioè una sorta di premio da 1.500 euro che verrà riconosciuto ai primi 100 mila utenti che nel corso di ogni semestre avranno totalizzato il numero più alto di operazioni di pagamento con strumenti elettronici.

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La riduzione di un terzo della somma da rimborsare potrebbe presto diventare ua realtà dato che lo stesso regolamento sul cashback (decreto n. 156, del 24 novembre 2020) è già abbastanza chiaro in merito: “Qualora la predetta risorsa finanziaria non consenta il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto”. Un rischio concreto, dato che lunedì 14 dicembre Palazzo Chigi ha fatto sapere che “i cittadini iscritti al Cashback al momento, ammontano a 4.456.597. Il totale transazioni elaborate (già acquisite dal sistema e visualizzabili dai partecipanti) è  invece pari a 4.257.342″. E che l’importo “totale del Cashback maturato dai partecipanti è pari a 17.302.448 euro mentre i cittadini con almeno 10 transazioni (che già hanno diritto al rimborso dell’Extra Cashback di Natale) sono 151.218″. Sempre la presidenza del Consiglio dei Ministri ha precisato che “il cashback relativo al periodo sperimentale di dicembre viene pagato nel 2021, così come il primo semestre del 2021. Per entrambi questi periodi lo stanziamento complessivo è di 1.750 milioni. Quindi ci sono tutte le risorse necessarie”. Staremo a vedere.

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