Vaiolo delle scimmie: cos'è, dov'è l'epidemia, perché fa paura

Le istituzioni politiche e sanitarie europee e mondiali sono in allerta per l'aumento dei contagi, mentre all'ospedale Spallanzani di Roma è stato individuato il primo caso in Italia
Vaiolo delle scimmie: cos'è, dov'è l'epidemia, perché fa paura© ANSA
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ROMA - Cresce l'apprensione nel mondo per l'aumento delle persone contagiate dal vaiolo delle scimmie, con le autorità politiche e sanitarie in allerta per una possibile nuova emergenza sanitaria in un momento in cui quella legata al Covid-19 ancora preoccupa.

Cos'è e i sintomi

Come spiega l'Istituto Superiore di Sanità "si tratta di un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. L'infezione si trasmette dall'animale all'uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell'animale o il contatto diretto con l'animale". Per quanto riguarda i sintomi invece "nell'uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. Si può trasmettere da uomo a uomo attraverso droplets, contatto con fluidi corporei o con le lesioni cutanee. È possibile che le persone che non sono state vaccinate contro il vaiolo (vaccinazione abolita in Italia nel 1981) siano a maggior rischio di infezione con il monkeypox per l'assenza di anticorpi che, per la similitudine del virus del vaiolo con il monkeypox, possono essere efficaci a contrastare anche questa virosi".

Dov'è l'epidemia

L'infezione è relativamente infrequente nell'uomo e comunque fuori dall'Africa, ma sono stati riportati casi sporadici ed anche un'epidemia in USA nel 2003, in seguito all’importazione dall'Africa di animali non adeguatamente controllati sotto il profilo sanitario. "La malattia - spiega ancora l'Iss - si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono venir somministrati degli antivirali quando necessario". Per quanto riguarda la sua diffusione geografica "attualmente - si legge ancora nella nota dell'Iss -, sono stati segnalati alcuni casi in Portogallo, Spagna, UK e Italia, finora maggiormente in giovani MSM (maschi che fanno sesso con maschi). L'ECDC (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr) ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l'ISS. Inoltre, l'ISS ha costituito una task force composta da esperti del settore ed ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale".

Perché fa paura

C'è dunque grande attenzione da parte delle autorità all'evolversi della situazione, considerando che nel frattempo l'emergenza Covid-19 non è ancora finita e un'epidemia parallela rappresenterebbe un grave problema. "Teniamo alto il livello di attenzione grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale - ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza a Berlino per la riunione dei ministri del G7 -. Proprio qui a Berlino al G7 ne ho parlato informalmente con la commissaria Stella Kyriakides e gli altri ministri". Ieri (giovedì 19 maggio) è stato identificato all'ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia: si tratta di un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell'Umberto I.


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