ROMA - "Lei sta rischiando parecchio, a 360 gradi, fa del buon giornalismo ma sta rischiando e non solo a livello di mafia. Lei è coraggioso nell'affrontare questo tema, ne deve andare fiero, tanti la stanno abbandonando. Il coraggio non le manca". Un avvertimento da brividi quello fatto in diretta tv (nell'ultima puntata di 'Non è l'Arena') a Massimo Giletti da Salvatore Baiardo, l'uomo che gestì la latitanza dei fratelli Graviano e che diverse settimane fa aveva 'profetizzato' al conduttore di 'Non è l'Arena' l'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro, verificatosi poi lo scorso 16 gennaio.
La risposta di Giletti
"Ha già detto troppo, voglio andare tranquillo stasera" è stata la risposta del giornalista. Non sarebbero stati intanto i Graviano a dire a Baiardo nel novembre 2022 che il boss di Cosa Nostra sarebbe stato arrestato. "Queste persone si sono trasferite nel febbraio '92 al nord - ha spiegato lui stesso su La7 - se dovevano continuare a delinquere rimanevano in Sicilia, nella loro Brancaccio. Come facevano a dirmelo i Graviano se si volevano tirare via da un certo ambiente? Non sto dicendo che sono dei santerellini. Dico: non ci sono solo i Graviano". Le notizie gli arrivarono "da un ambito palermitano" ma alla domanda su chi sia stata la fonte della sua 'profezia' Baiardo ha risposto così: "Non posso dirlo in televisione". Così invece parla delle condizioni di Messina Denaro, malato di cancro: "Penso non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quanto è successo, almeno questo presumo".