WASHINGTON (USA) - Occhi puntati su Donald Trump in America. L'ex presidente degli Stati Uniti, che sui social aveva annunciato giorni fa un suo imminente arresto, per ora non è stato arrestato ma già circolano in rete le foto (fake) che lo ritraggono mentre scappa dagli agenti, in manette e in prigione, con Melania che protesta.
Opera di Eliot Higgins
Opera di Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat (la stessa che aveva incastrato le spie di Putin), che ha usato l'intelligenza artificiale per immaginare i vari momenti dell'arresto e visualizzarli. "Stavo solo scherzando", ha spiegato Higgins in un'intervista. "Pensavo che forse solo cinque persone le avrebbero ritwittate". Invece il web si è scatenato e due giorni dopo i suoi post che descrivono un evento mai accaduto sono stati visualizzati quasi 5 milioni di volte, creando un caso di studio nella crescente sofisticazione delle immagini generate dall'intelligenza artificiale e nella facilità con cui possono creare confusione in un mondo dell'informazione volatile. L'episodio rende anche evidente l'assenza di standard aziendali o regolamenti governativi che affrontino l'uso dell'intelligenza artificiale per creare e diffondere falsità.