MEMPHIS (USA) - Ja Morant nella bufera a Memphis, dove i Grizzlies hanno sospeso il loro giocatore, reo di aver postato un video in cui, all'interno di una discoteca, sembrava impugnare una pistola. Il club ha diffuso una nota in cui si annuncia che Morant "sarà lontano dalla squadra almeno per le prossime due partite". Ciò significa che Morant non giocherà contro i LA Clippers e martedì contro i Los Angeles Lakers.
Il 'mea culpa'
Due volte All Star e Nba Rookie of the Year nel 2020, il 23enne Morant è considerato uno dei giovani talenti più brillanti del campionato, ma è stato coinvolto in una serie di incidenti fuori dal campo. "Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni di ieri sera - ha commentato Morant -. Mi dispiace per la mia famiglia, i compagni di squadra, gli allenatori, i tifosi, i partner, la città di Memphis e l'intera organizzazione dei Grizzlies: vi ho deluso. Ora mi prenderò un po' di tempo per ricevere aiuto e lavorare per imparare metodi migliori di affrontare lo stress e il mio benessere generale". In un video postato sui social nelle prime ore di ieri, si vedeva Morant con in mano una pistola. Poi il cestista aveva cancellato entrambi i suoi account Instagram e Twitter. "Siamo a conoscenza di un post sui social media che coinvolge Ja Morant e stiamo indagando", ha fatto sapere il portavoce della Nba Mike Bass. Questo nuovo caso che coinvolge la star dei Grizzlies arriva pochi giorni dopo che i media statunitensi hanno riferito che Morant era stato accusato, in rapporti della polizia dello scorso anno, di aver preso a pugni un 17enne. Ma nessuna denuncia era stata presentata al riguardo. I fatti sarebbero accaduti durante una partita di basket a casa di Morant, in Tennessee, a luglio dell'anno scorso. L'agente di Morant aveva detto che il suo assistito aveva agito per legittima difesa.
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