Follia nel calcio giovanile, aggredito ex calciatore malato di Sla

Turchi, ex giocaore dell’Ancona, era a bordocampo sulla sedia a rotelle: ha riportato un trauma cranico
Follia nel calcio giovanile, aggredito ex calciatore malato di Sla
Massimo Boccucci
2 min

BERGAMO - Quando il calcio scivola nella follia con gesti inconsulti e situazioni deplorevoli, anche a livello giovanile e nel caso specifico con l'aggravante che si colpisce perfino un dirigente ex calciatore affetto da Sla. È davvero allucinante quanto capitato a Stefano Turchi, 53 anni, nato a Pistoia con un passato da centrocampista nelle file di Ancona (una trentina di presenze tra Serie B e Coppa Italia nel 1991 coi dorici promossi in A), Carrarese, Prato, Vis Pesaro, Chieti e Forlì. È stato aggredito a pugni e calci alla fine di una partita di calcio Under 17, campionato Allievi Élite, domenica scorsa ad Albano Sant’Alessandro, in provincia di Bergamo, dove giocavano le due squadre in testa alla classifica, il Brusaporto (in cui Turchi che vive nel bergamasco in Val Calepio occupa il ruolo di dirigente del settore giovanile) e l'Uesse Sarnico.

Ha subito un trauma cranico

L'episodio vergognoso ha coinvolto l’ex calciatore che se ne stava tranquillamente a bordo campo su una sedia a rotelle, essendogli stata diagnosticata nel 2007 una forma di sclerosi laterale amiotrofica che gli rende complicata la deambulazione perché può stare in piedi solo per pochi minuti aiutandosi con un sostegno. A fermare l’aggressione sono intervenuti alcuni dirigenti del Brusaporto diventati poi testimoni nella denuncia consegnata ai carabinieri di Grumello del Monte. Turchi è stato successivamente accompagnato all’ospedale Bolognini di Seriate dov'è stato sottoposto alle cure del caso, con la diagnosi di trauma cranico certificato dalla Tac. Lui segue di solito le partite in piedi aggrappato alla rete che circonda il campo. Alla fine del primo tempo un giocatore del Sarnico si è sentito male e ha chiesto la sostituzione, quindi il padre ha raggiunto il posto dove c'era anche Turchi e ha cominciato a inveire. Quando Turchi ha cercato di calmarlo, è stato aggredito e gettato a terra, poi colpito con calci e pugni. La dirigenza del Brusaporto ha preso le distanze dalla vicenda e si è dichiarata parte lesa, così come ha condannato l'aggressione la dirigenza del Sarnico.


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