"D'Aguanno per sempre", 10 anni senza il grande giornalista che amava la Roma

Il mondo dello sport ricorda il fuoriclasse scomparso prematuramente il 9 dicembre 2006. Totti: «Era un grande amico»
"D'Aguanno per sempre", 10 anni senza il grande giornalista che amava la Roma
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ROMA - Dieci anni senza la professionalità e il sorriso di Alberto D’Aguanno. Il mondo dello sport ricorda il fuoriclasse del giornalismo, scomparso prematuramente nella notte del 9 dicembre del 2006. Sui social è già attivo l’hashtag #daguannopersempre: chiunque potrà lasciare un messaggio dedicato al collega delle reti Mediaset. La redazione di Premium Sport gli rende omaggio con uno speciale nel quale campioni come Totti, Inzaghi e Ferrara hanno voluto rivolgere un pensiero a uno dei giornalisti più apprezzati. Saranno ricordati i suoi lavori, le sue interviste in giro per il mondo e anche gli scherzi grazie al racconto di chi l’ha conosciuto da vicino.

Tra gli omaggi più belli quello pubblicato su Twitter dall’amico Linus, che lascia spazio alle parole di un ascoltatore: «Era un sabato sera e appresi la notizia mentre stavo andando dalla mia ragazza di allora. Per quanto avessi la possibilità di vedere e ascoltare Alberto attraverso la TV, in fondo era stato grazie a voi che era diventata una figura familiare e simpatica». Un modello e un esempio per tutti coloro che si avvicinano al mondo del giornalismo. Ci manca. Sempre.

TOTTI - Il ricordo di Francesco Totti: «È stato un mio amico molto caro. È sempre stato un nostro tifoso della Roma e soprattutto un tifoso mio. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, era una persona vera e stupenda. Sono gratificato di averlo conosciuto e spero che sarai contento di quello che sto facendo e di quello che farò. Per me sei sempre qui vicino, un abbraccio».

INZAGHI - Il ricordo di Filippo Inzaghi: «Parlare di Alberto mi risulta difficile. Noi avevamo un legame straordinario che non era un legame tra giocatore e giornalista ma era veramente un amico. Mi ricordo un aneddoto bellissimo del 2004. Io stavo male, ero a Bologna a curarmi la caviglia e Alberto venne a Intervistarmi ma io capì che era venuto per sapere come stavo. Era un amico vero, sono contento di averlo conosciuto, ci manca molto e io ho mantenuto un bellissimo rapporto con la sua famiglia. Devo dire che nel 2007 dopo la finale di Atene la dedica è stata per lui perché mi mancava e in quel momento, dopo una giornata bellissima per me, mi sono ricordato di quanto lui sarebbe stato felice di vedermi segnare due gol in finale di Champions. Per cui la dedica a lui è stata spontanea, ci manca molto però lo ricordiamo con affetto perché è stata una persona straordinaria».

FERRARA - Il ricordo di Ciro Ferrara: «Ho sempre considerato Alberto un vero amico, una persona con cui ti potevi confidare, un giornalista alla vecchia maniera: bastava una semplice telefonata, non c’erano uffici stampa all’epoca. C’era un rapporto molto sincero, molto schietto, duro nelle critiche ma senza mai cadere negli eccessi. Il suo era un giornalismo che mi piaceva e forse è anche per questo che si era creata una grossa intesa tra noi. Mi fa piacere portare la mia testimonianza di un carissimo amico e un grandissimo professionista. Sono sicuro che anche da lassù ci guarda e magari giudica anche il lavoro che stiamo portando avanti».


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