Infantino: "Giusto intitolare l'Olimpico a Paolo Rossi". E sull'Italia...

Le parole del presidente della Fifa: "Il Mondiale ogni due anni funzionerebbe. L'impatto economico è positivo"
Infantino: "Giusto intitolare l'Olimpico a Paolo Rossi". E sull'Italia...© EPA
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Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport, pochi giorni dopo l'ordine del giorno approvato dalla Camera dei deputati che impegna il governo a valutare la possibilità di intestare a Paolo Rossi, campione del mondo 1982, lo stadio Olimpico di Roma: "Non esiste essere contrari a Pablito, tutti gli italiani e mi ci metto anche io come italiano all'estero, dobbiamo sostenere questa idea e questo progetto, nessuno ha avuto un impatto così positivo come Rossi su tutta una generazione di italiani, ha dimostrato che l'impossibile può diventare possibile. Avevo 12 anni, mi ricordo benissimo quel Mondiale del 1982 che ha rappresentato qualcosa di eccezionale e che ha permesso a noi italiani all'estero di essere guardati in maniera diversa. Per me intitolare lo stadio principale d'Italia a Rossi è un qualcosa che va fatta in fretta e mi complimento con il Parlamento o con chi porta avanti questa iniziativa, i giovani devono ricordare la storia di Pablito.

Infantino sul Mondiale ogni due anni

Infantino, successivamente, si è espresso sulla possibilità di organizzare il Mondiale ogni due anni: "Gli Europei potrebbero disputarsi ogni due anni come sempre, anche con i Mondiali biennali. Abbiamo fatto uno studio di fattibilità molto serio, il Mondiale ogni due anni funziona o funzionerebbe. Ci sarebbero meno partite delle nazionali, ma con più impatto. E anche l'impatto economico ovviamente è positivo, ci guadagnerebbero tutti. E' un progetto a protezione dei campionati nazionali, ci sarebbero meno soste. Per i giocatori ci sarebbe una pausa di tre settimane dopo il Mondiale, a luglio, cosa che oggi non esiste. In Europa ovviamente c'è contrarietà, perché in Italia, Spagna e Inghilterra c'è il Mondiale ogni settimana. Ma nel resto del mondo non è così, bisogna trovare il modo di includere il mondo nel calcio". 

Il tempo effettivo e la regola del fuorigioco

"Il tempo effettivo nel mondo del calcio? Penso sia qualcosa che va studiato. Io sono tradizionale, perché il calcio è uno sport tradizionale, ma moderno nel non avere alcun tabù. Uno dei problemi maggiori del nostro calcio è che appena c'è un piccolo fallo il giocatore rimane a terra e non si muove più. Si può pensare un po' di più al tempo effettivo, non è possibile che su 90 minuti le partite ne durino 47. Poi non so se il cronometro è la soluzione o meno, io all'inizio ero anche abbastanza contrario al Var, però abbiamo visto che può aiutare l'arbitro. Ben venga ciò che può aiutare il calcio, e vale anche per la regola del fuorigioco, che dia un vantaggio agli attaccanti. Anche questo è uno dei punti che stiamo studiando. Dobbiamo riuscire a trasmettere le emozioni del calcio ai giovani e cercare di essere innovativi con le regole senza distruggere il calcio, utilizzando il Var con buon senso, deve essere sempre l'arbitro a decidere, l'aspetto umano deve essere prevalente. Dobbiamo invogliare i ragazzi a mettere da parte il telefono e a giocare al calcio", ha aggiunto Infantino. 

Infantino: "In bocca al lupo all'Italia per i playoff"

In merito alla situazione dei diritti umani in Qatar, paese che ospiterà la prima kermesse iridata invernale nella storia del calcio: "Sono tanti i progetti già messi in atto, non solo per i lavoratori ma per tutti, sono state cambiate delle leggi, sono stati introdotti i minimi salariali, senza l'impatto del Mondiale questi progressi in Qatar non ci sarebbero stati ed è importante riconoscerlo. Vale lo stesso discorso del Mondiale ogni due anni, portare il torneo in un Paese come il Qatar è un fatto di inclusione, farà vedere al mondo che ci sono stati cambiamenti positivi in pochi anni. Già nel 2018 l'Italia non c'era, se non dovessimo partecipare sarebbero otto anni senza il Mondiale per gli italiani e un'intera generazione sarà rimasta senza il Mondiale, in bocca al lupo all'Italia e a tutti gli altri".


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