Addio a Gianni Di Marzio, lutto nel calcio. L’annuncio del figlio

Tra i primi a segnalare Maradona e Cristiano Ronaldo, l’ex dirigente e allenatore ci lascia a 82 anni. “Condoglianze Gianluca” in trend, enorme affetto social
Addio a Gianni Di Marzio, lutto nel calcio. L’annuncio del figlio
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Lutto nel mondo del calcio: è morto a 82 anni l'ex allenatore e manager Gianni Di Marzio. A darne l'annuncio è stato il figlio Gianluca, giornalista di Sky che, attraverso un tweet, lo ha salutato così: "E adesso potrai finalmente allenarlo il tuo caro amato Diego. Sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti mai". Sì, perché fu proprio lui a segnare all'allora presidente del Napoli Corrado Ferlaino un giovanissimo Diego Armando Maradona. L'operazione non fu possibile a causa della chiusura delle frontiere al mercato, ma poi il Pibe de Oro approderà in azzurro cambiando la storia del club per sempre. “Condoglianze Gianluca” in trend, enorme affetto social.

Gianni di Marzio, dalle promozioni con Catanzaro e Catania alla scoperta di Cristiano Ronaldo

I più grandi trionfì da allenatore, Gianni Di Marzio li ottenne sulle panchina di Catanzaro e Catania, portate in Serie A rispettivamente nel 1976 e nel 1983. In massima serie guidò anche il Napoli, condotto fino alla finale di Coppa Italia 1978 persa contro l'Inter per 2-1 in rimonta. Ha allenato anche Juve Stabia, Brindisi, Genoa, Lecce, Padova, Cosenza e Palermo. Dopo la carriera di allenatore, Di Marzio era stato manager di numerose società, tra cui il Venezia di Zamparini che conquistò la Serie A. È stato anche consulente del Palermo. Tra le sue tante scoperte, poi, spicca un nome su tutti, Cristiano Ronaldo, "scovato" quando era ancora un ragazzino e giocava in Portogallo.

Il cordoglio del Napoli

"Il Presidente De Laurentiis e tutta la SSC Napoli si uniscono al dolore della famiglia Di Marzio per la scomparsa del caro Gianni, storico e indimenticabile allenatore della squadra azzurra". Così, attraverso un tweet, la società partenopea ricorda Gianni di Marzio, allenatore degli azzurri e scopritore di Diego Armando Maradona. "Un grande personaggio del nostro calcio. Caro Gianluca, ci stringiamo a te e alla tua famiglia", è invece l'ultimo saluto della Lega Pro.

L'ultimo saluto di Claudio Ranieri e Simona Ventura

Ai tanti messaggi di cordoglio si unisce anche il tecnico del Watford Claudio Ranieri: "Addio Gianni, sei stato il mio allenatore per 5 anni e mio grande amico per tutta la vita: se sono allenatore lo devo a te. Ora posso solo condividere il dolore di questa tua ultima notizia con Tucci e Gianluca. Mi mancherai, tantissimo". Gli fa eco Simona Ventura: "Sono senza parole. Il calcio, quello di cui sono sempre stata innamorata, perde un'altra delle sue colonne. Era speciale, un professionista straordinario. Mi voleva bene. A Tucci e a Gianluca Di Marzio, che me lo ricorda tanto, un abbraccio forte"

Gianni Di Marzio: l'omaggio di Palermo, Lecce e Venezia

Tanti i club che si sono uniti al dolore della famiglia e hanno ricordato il compianto Gianni Di Marzio: "Il presidente Dario Mirri e tutta la famiglia del Palermo piangono la scomparsa di Gianni Di Marzio, allenatore rosanero nella stagione 1991-1992 e grande uomo di sport, profondamente legato alla Sicilia e alla sua gente". "L'U.S. Lecce partecipa al dolore per la scomparsa di Gianni Di Marzio, stimato allenatore e dirigente che dall'80 all'82 ha guidato i giallorossi. Il suo ricordo resterà indelebile in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Alla famiglia rivolgiamo il nostro più sentito cordoglio". "Il Venezia FC si unisce al dolore che ha colpito la famiglia Di Marzio ed esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa di Gianni, ds arancioneroverde nello storico biennio 1996-1998 che vide il nostro club riconquistare la Serie A dopo oltre trent'anni".

Catanzaro e Cosenza ricordano Gianni Di Marzio

Lutto enorme anche per Catanzaro, che non ha mai dimenticato l'ex tecnico che li ha portati in Serie A nel 1976. Nella nota ufficiale si legge: "L’US Catanzaro 1929 esprime dolore e cordoglio per la scomparsa di Gianni Di Marzio, il cui nome è legato indissolubilmente alla storia sportiva della società giallorosa. Con il tecnico napoletano in panchina, infatti, le Aquile centrarono la promozione in serie A nella stagione 1975/1976 dopo aver perso, l’anno precedente, sempre con Di Marzio alla guida tecnica, lo spareggio per la massima serie contro il Verona. Il presidente Floriano Noto e il direttore generale Diego Foresti, a nome di tutta la società, esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia per questa grave perdita". Il nome di Gianni Di Marzio è indissolubilmente legato alla Calabria, dove guidò anche il Cosenza. Il presidente dei rossobù Eugenio Guarascio ricorda così l'ex allenatore: “Fece grande il calcio calabrese e si legò a Cosenza, in una delle pagine più belle e intense della storia calcistica rossoblù. Indimenticabile a bordo campo e negli spogliatoi: la sua verve, il suo piglio deciso e sempre umano, soprattutto la sua brillante visione di gioco sono ricordi che faranno parte per sempre del bagaglio culturale e sportivo di questa città. La sua lunga carriera lo ha portato in templi del calcio e lo hanno visto protagonista di una gloriosa stagione di gol e bellezza, a fianco di campioni immortali come Maradona, ma Gianni Di Marzio sempre ha conservato un rapporto esclusivo con la Calabria e la sua Cosenza. In questo giorno di addii, la commozione è tanta e un pensiero carico di affetto da parte della società, della squadra e di tutto lo staff va alla famiglia di Gianni, a partire dal figlio Gianluca affermato giornalista e che dal padre ha ereditato competenza e passione sportiva”.

Renzo Ulivieri omaggia Gianni Di Marzio

Renzo Ulivieri, numero uno dell'Associazione Italiana Allenatori, ricorda così Gianni Di Marzio ai microfoni di Sky Sport: "Per me è un giorno di grande dispiacere. Abbiamo avuto una storia comune di carriera, eravamo scarsi e abbiamo iniziato il percorso da allenatori da giovanissimi. A 27 anni ci siamo trovati uno di fronte all'altro con gli under 17, io del Prato lui del Napoli. Li ho conosciuto Gianni con il suo spirito e il suo modo di essere allenatore. Ha fatto una carriera lunga e importante, ha avuto ruoli importanti nella nostra associazione, aveva valori sindacali molto importanti. Ricordare Di Marzio solo come scopritore di Maradona è un errore, dietro c'è una storia di un allenatore che era amato dai suoi calciatori e credo che per un tecnico questa sia la cosa più importante. Era un innovatore, abbiamo fatto percorsi comuni, ci confrontavamo, giovani e senza un grande passato, ma insieme studiavamo a Coverciano".


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