La Strega è tornata: il fattore che spezza l'equilibrio

Lapadula ancora in gol spinto da diecimila tifosi al "Vigorito": il Pisa cade a Benevento e sabato può solo vincere. Stasera Brescia-Monza nell'altra semifinale d'andata: Berlusconi sogna il derby con il Milan a San Siro in A. Corini ci riprova
La Strega è tornata: il fattore che spezza l'equilibrio© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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Comunque vada sarà un successo. Perché non era affatto scontato vedere la Strega spinta da oltre diecimila tifosi dopo delusioni insopportabili e tanta indifferenza eppure ancora capace di rigurgiti d’orgoglio. Come quelli fatali all’Ascoli nel preliminare al “Del Duca” che hanno permesso al tecnico Caserta di ritrovare la sua Strega più vera e, finalmente, di gioire e sorridere, il modo migliore di incoraggiare i suoi uomini in questa lunga ed estenuante lotta per la A, ancora agli albori e già così avvincente. Il Benevento c’è dopo essere restato in lizza per la promozione diretta sino all’inatteso disastroso epilogo della stagione regolare. L’effetto del fattore “Vigorito” si è fatto sentire in un duplice risveglio sul piano tecnico e ambientale mai tanto opportuno e propizio. D’altra parte senza la passione della gente non c’è impresa che possa diventare tale neanche per una squadra evidentemente costruita per vincere e impigliatasi nelle proprie qualità prima ancora che in un campionato comunque indecifrabile con tante antagoniste pronte a cogliere la pur minima opportunità. Lo ha capito bene il presidente Oreste Vigorito che ha scosso senza tanti giri di parole una città che non aspettava altro per uscire dal proprio torpore e riaggrapparsi a un sogno: quello spentosi incredibilmente al termine della scorsa stagione tra dubbi e amarezze difficili da cancellare. Ci ha pensato ancora Lapadula in un finale batticuore a rilanciare una Strega intensa e autorevole sulla strada per la A. Strada, ovviamente, ancora lunga perché di mezzo c’è un Pisa solido che ha già dimostrato di avere tutto per puntare alla promozione dopo essere stato a lungo in vetta alla classifica e aver accarezzato meritatamente l'ambito traguardo finale. Qualità ribadite anche ieri sera a Benevento. Già nella storia della società per aver occupato la panchina nerazzurra come nessuno mai prima, Luca D’Angelo ha attutito assenze importanti e ripresentato una formazione compatta e motivatissima, capace di lottare a distanza di 13 anni dall’ultimo tentativo con Ventura in panchina per tornare in quella massima serie che manca da oltre un trentennio sotto la torre pendente. In attesa del ritorno all’Arena di sabato con il Pisa senza più il vantaggio del miglior piazzamento in campionato, ma tutt’altro che fuori dalla partita, è intanto febbre alta anche per il derby lombardo. Al “Rigamonti” tocca a Corini tentare di ribaltare i brianzoli. Stroppa non ha più alibi dopo le parole inequivocabili del patron Berlusconi che non aspetta altro che sfidare il Milan a San Siro. Per farlo dovrà festeggiare una storica prima volta in A. Non proprio una pura formalità!


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