- oppure -sottoscrivi l'abbonamento pagando con GoogleABBONATI CON 
Hai già un abbonamento? Accedi
Scopri tutte le offerteHa giocato la buona partita. E non l’ha persa, anche se ha dovuto smettere di correre. Gianluca Vialli era andato in campo perché non aveva scelta. Il cancro non te ne lascia. Ma ha deciso lui quale partita disputare. «Non gioco contro la malattia. La malattia è più forte. Posso solo sperare che si stanchi e mi lasci vivere». Per qualcuno è andata così, nel suo caso il cancro non si è stancato. Non ci sono premi e non ci sono
Abbonati per continuare a leggere
- oppure -sottoscrivi l'abbonamento pagando con GoogleABBONATI CON 
Hai già un abbonamento? Accedi
Scopri tutte le offerteAccedi o registrati per dire la tua sugli argomenti che più ti interessano e vivere tutti i servizi di Corriere dello Sport–STADIO". Completa il tuo profilo per essere sempre aggiornato su notizie, eventi, offerte e tutto ciò che fa vibrare il mondo dello sport.
oppure
o entra con DISQUS
© ANSA