ROMA - Stavolta René Ferretti (Francesco Pannofino) non sarà il regista dietro la macchina da presa. Al massimo potrà essere quello al centro del campo, per dirigere la squadra in modo completamente diverso rispetto a quello a cui ci ha abituato nelle quattro stagioni (più film) della celebre serie televisiva che ha fatto innamorare milioni di italiani. L'intero cast di Boris passa dal set al campo da calcio, per giocare la "Partita a cazzo di cane" contro la Nazionale Poeti. L'appuntamento è fissato per questa domenica a Roma, ore 15, presso la Jem's Soccer Academy, al Centro Sportivo Eschilo 2 (via del Fosso di Dragoncello, 201). Un'iniziativa organizzata per la raccolta fondi verso la fondazione Antea, che fornisce un'assistenza gratuita basata sulle Cure Palliative, che "comprende non solo assistenza medico-infermieristica, ma anche supporto psicologico, riabilitativo, sociale, spirituale e legale, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile al paziente ed alla sua famiglia".
Boris, evento dedicato a Mattia Torre
La prima storica partita della Nazionale Italiana Boris è dedicata a Mattia Torre, uno dei tre autori che, insieme a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, ha dato origine Boris e che purtroppo è scomparso nel 2019, ad appena 47 anni, dopo una lunga malattia. Oltre a disputare il match contro la Nazionale Poeti, gli attori leggeranno anche alcuni testi e monologhi scritti da Mattia Torre, così da celebrarne al meglio il ricordo (i suoi libri saranno messi in vendita e il ricavato sarà devoluto alla fondazione Antea). Alla gara parteciperanno praticamente tutti i protagonisti delle quattro stagioni e ogni giocatore avrà la sua maglia personalizzata in modalità borisiana. Piccolo spoiler: dietro la divisa del regista premio Oscar Paolo Sorrentino (presente in una puntata nella terza stagione di Boris) ci sarà scritto "Garrone".