Di Lorenzo, Lautaro, Romeu: c'è chi dice no all'Arabia Inaudita

Quando la passione dà un calcio all'Iban dei fantastilioni: il capitano del Napoli ha firmato sino al 2029; il capitano dell'Inter rifiuta 240 milioni in 3 anni; il centrocampista del Barça paga 1,1 milioni di euro di tasca sia per liberarsi dal Girona e approdare in blaugrana
Di Lorenzo, Lautaro, Romeu: c'è chi dice no all'Arabia Inaudita
Xavier Jacobelli
4 min

Tre storie diverse, un denominatore comune: un calcio di passione all'Iban dei fantastilioni per dimostrare come il denaro non sia tutto nella vita. In rigoroso ordine alfabetico, il primo si chiama Giovanni Di Lorenzo, è diventato campione d'Europa con l'Italia di Mancini nel 2021, è il capitano del Napoli campione d'Italia, porta con orgoglio la fascia appartenuta a Maradona: il 4 agosto compirà 30 anni, ha deciso di continuare a indossare la stessa maglia sino al 30 giugno 2029, quando di anni né avrà 36 e le stagioni partenopee alle spalle saranno diventate dieci di fila. Il secondo si chiama Lautaro Martinez, 25 anni, campione d'Italia con l'Inter e d'America con l'Argentina nel 2021, campione del mondo con l'Argentina nel 2022, ha giocato 238 partite con l'Inter e, fra campionato e coppe,ha segnato 102 gol, è appena stato promosso capitano dei nerazzurri: ha rifiutato 240 milioni di euro in 4 anni offerti da un club della Saudi League, esattamente 60 milioni a stagione, dieci volte tanto quanto l'argentino percepisce a MIlano. Il terzo si chiama Oriol Romeu Vidal, ha 31 anni, è calcisticamente cresciuto nel Barcellona, dov'è appena tornato dopo dodici anni durante i quali ha giocato con il Chelsea, il Valencia, lo Stoccarda, il Southampton e il Girona. Che ha preso male l'addio del centrocampista il quale, pur di ritrovare il blaugrana, ha concorso con 1,1 milioni di euro al pagamento della clausola di 4,5 milioni, ha accettato una riduzione dell'ingaggio proposto dal club di Laporta e chi ne cura gli interessi ha incassato una commissione ridotta. Sia chiaro, ognuno ha il sacrosanto diritto di fare le scelte professionali e remunerative che ritiene più opportune.

Miro Klose, le parole su Milinkovic

Eppure, viva Miro Klose che, riferendosi a MIlinkovic Savic e alla sua scelta araba, ha osservato: "Secondo la mia concezione dello sport, si dovrebbe puntare a vincere trofei con la propria squadra. Il calcio che conta è in Europa. Ormai conta solo il denaro. Io non ho mai giocato per i soldi. Se tu fai il calciatore, guadagni già molti soldi e dovresti pensare ad altro".


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