Ezio Glerean, calcio da Oscar: «Io, Sorrentino e l’uomo in più»

Parla un allenatore ultra offensivo e sognatore che dopo un 4-4 a Salerno Zeman definì: “Uno più matto di me“
Antonio Giordano
1 min

Si può nascere Ezio Glerean, attraversare la propria vita da mediano - elegante, possente, testa alta e palla al piede - e poi ritrovarsi dentro a un film, mica uno qualunque, senza essere né attore, né regista, ma quasi come un invisibile sceneggiatore. Cittadella (1996-2002) è il crocevia di un tempo perduto e fatato, la sintesi estrema di un miracolo all’italiana e per&o

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