Non è la prima volta e non sarà l'ultima: José Mourinho è la principale attrazione della Roma in tutte le trasferte. Almeno quanto Dybala e anche più di Lukaku. Non deve perciò sorprendere che a Tiraspol, il capoluogo della misteriosa Transnistria, persino i giornalisti locali si siano avvicinati a lui al termine della conferenza stampa della vigilia per chiedergli una foto-ricordo o un autografo. La procedura, che ha richiamato l'attenzione anche degli inservienti dello stadio dello Sheriff, è durata a lungo, con almeno quindici persone in fila, tanto che la successiva conferenza di Karsdorp è slittata di qualche minuto.
La passione per Mourinho
Mourinho è stato affettuosamente avvolto dalla passione dei curiosi anche in serata, quando si è concesso una passeggiata insieme allo staff nei dintorni dell'albergo che ospita la squadra. C'è chi gli ha chiesto di firmare un cappello del Manchester United, chi le pagine fotografiche dei suoi trionfi internazionali. Lui si è pazientemente sottoposto al rituale, senza scontentare nessuno. Allo stadio Sheriff, dove sarà in tribuna, sarà circondato da un cordone di steward.
Romanisti in trasferta
Mancavano solo i romanisti, purtroppo. La sospensione di una trasferta decisa dall'Uefa dopo i fatti di Budapest ha impedito la vendita dei biglietti ai tifosi ospiti. Qualcuno però ha deciso di arrivare lo stesso, come Fabio che vive in Romania: è andato alla biglietteria dello Sheriff e ha acquistato un pass di tribuna. Prezzi modici, in genere: una curva per l'evento più atteso dalla popolazione locale costava l'equivalente di 9 euro.