La sua potenza fisica e la sua aggressività in campo gli sono valsi un soprannome importante e unico "La Bestia". Julio Baptista in campo faceva la differenza e in carriera lo ha dimostrato in diverse occasioni. L'ex Roma ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano As e tra i vari temi toccati c'è anche quello del suo approdo al Real Madrid nel 2003 dopo la bellezza di 49 reti segnate in due stagioni al Siviglia.
"Bellingham il giocatore più decisivo del Real"
Oggi la nuova stella dei Blancos si chiama Jude Bellingham e Baptista si rivede molto nel centrocampista inglese: "Il suo impatto è stato simile al mio? Esiste un parallelo e, in entrambi i casi, la figura dell'allenatore è fondamentale. Quando un tecnico sa riconoscere i pezzi che ha e come incastrarli insieme, tutto funziona meglio. Bellingham si sta rivelando il giocatore più decisivo del Real. Il sistema di Ancelotti lo avvantaggia e lui ha trovato uno spazio per sfruttare al massimo le sue qualità, vista anche la sua sua capacitàrealizzativa molto alta".
Baptista, il paragone con Bellingham
L'ex calciatore della Roma si rivede in Bellingham soprattutto in alcuni movimenti in campo: "Bellingham è più creativo, io forse un po' più aggressivo nell'attaccare gli spazi, cosa che anche lui fa molto bene. I movimenti che e le manovre che fa nella tre quarti dell'area di campo sono davvero buone. È molto imprevedibile e difficile da individuare, perché prende alle spalle i centrocampisti ed entra con molta potenza. Oltre ad essere molto intelligente e sapersi posizionare tatticamente, ha un fisico potente e una tecnica molto raffinata. È molto completo", ha concluso l'ex calciatore.