Arianna Mihajlovic: "Non ho mai detto a Sinisa che stava morendo"

A un anno dalla morte di Sinisa la vedova racconta i difficili momenti vissuti durante la malattia del marito: cos'ha detto
1 min

ROMA - Un anno dopo è ancora più grande il vuoto lasciato nel mondo del calcio da Sinisa Mihajlovic, scomparso il 16 dicembre del 2022 a soli 53 anni dopo aver lottato contro una grave forma di leucemia. E un vuoto difficile da colmare è quello che prova Arianna Rapaccioni, vedova dell'ex calciatore ed ex tecnico dal quale ha avuto i cinque figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dušan e Nicholas (fratelli di Marko, altro figlio di Mihajlovic nato da una precedente relazione).

MIhajlovic, il ricordo di Arianna un anno dopo la morte

"Penso a Sinisa continuamente. Lo schock è durato mesi, lo sentivo camminare e sdraiarsi accanto a me", dice proprio Arianna in un'intervista al 'Corriere della Sera' in cui rivive alcuni momenti difficili vissuti durante la malattia del marito: "Nell'ultimo mese, i medici mi hanno detto che sarebbe morto. Non sapevo se dirglielo. Mi sono confrontata con tutti e cinque i figli. Solo con loro, non l'ho detto a nessun altro, neanche a mia madre. Insieme, abbiamo deciso di non dirglielo, per non togliergli quel lumicino di speranza. D'altra parte, lui non ci ha mai chiesto se ce l’avrebbe fatta, ha sempre lottato perché era un uomo che non poteva accettare di morire". 


© RIPRODUZIONE RISERVATA