Calcio femminile, incredibile rissa in campo. Un uomo colpisce con un pugno una calciatrice

Al termine della partita della Serie C femminile fra la Vis Mediterranea di Montoro e il Trastevere è successo di tutto: sui social l’ira del presidente capitolino
Calcio femminile, incredibile rissa in campo. Un uomo colpisce con un pugno una calciatrice
2 min

ROMA - È successo praticamente di tutto alla fine del match tra la Vis Mediterranea di Montoro (Avellino) e la Trastevere Soccer, valida per il campionato di Serie C di calcio femminile. Una rissa, spintoni e una calciatrice aggredita da uno spettatore con un pugno. Alla fine espulsione di quattro calciatrici romane e due irpine. “Nella partita di ieri l'epilogo non poteva essere peggiore, con uno pseudo allenatore che ha colpito al mento la nostra capitana Alice Ferrazza con un violento pugno. La Vis Mediterranea vincerà anche il campionato, ma ha appeso sul proprio stendardo un gesto di obbrobrio infinito: la violenza degli uomini nei confronti delle donne dalla vita civile si è spostata anche sui campi di calcio". Così il presidente del Trastevere, Pier Luigi Betturri, che si autodefinisce "ancora allibito", commenta quanto accaduto ieri al termine della partita della Serie C femminile fra la Vis Mediterranea di Montoro e la sua squadra, "che è seconda in classifica, proprio dietro alla Vis, e non sta lottando per la salvezza come è stato erroneamente riportato".    

Lo spettatore contro la calciatrice già identificato

L'uomo che ha colpito con un pugno la capitana del Trastevere risulta essere stato già identificato dai Carabinieri, intanto il presidente della squadra romana non rimarrà a guardare, e spera "che la giustizia sportiva e soprattutto quella ordinaria emettano delle sentenze esemplari in modo che la vittoria sportiva che verrà sicuramente conseguita dalla Vis Mediterranea appaia ancora più vergognosa ed indegna". La Ferrazza, sui social, ha commentato amara: “Ancora non ho parole per l’accaduto di ieri. Voglio soltanto direi grazie a tutti per il sostegno. Certe cose non dovrebbero accadere”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA