Palmese, il sogno è già realtà. Nuovo stadio e Serie C

Entro 18 mesi nuovo avveniristico impianto e ritorno tra i professionisti. Il patron Rega: «I valori sportivi e umani della nostra storia, la nostra vera forza».
Palmese, il sogno è già realtà. Nuovo stadio e Serie C
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PALMA CAMPANIA - (luigi alfano) Quado si coltiva un sogno con caparbietà e tenacia, prima o poi si avvera. La Palmese da pochi giorni è al settimo cielo. Basta guardare la foto del progetto e si capisce tutto. Lavori iniziati. Entro 18 mesi, il 31 maggio 2026 , avrà in mano le chiavi del nuovo stadio. Una struttura fantastica e avveniristica che fa sognare città e tifosi. Tutta coperta, a forma di C , come la Bombonera di Buenos Aires dove giocava Diego Maradona. Con 3 lati chiusi e una parete aperta dove verranno posizionati dei piccoli palchetti a strapiombo sul terreno gioco. All’interno bar, ristorante, negozi e la sede sociale della Palmese con uno store per vendere indumenti e gadget della squadra. Il PNRR ha fatto il miracolo, con i suoi soldi, quasi 20 milioni. Una enormità per un paese di 15 mila abitanti. Ma tutto è nato e verrà realizzato perché Palma Campania ci ha creduto e si è inserita ricevendo il premio. Qui c’è la Palmese. La sua grande storia di calcio impossibile. Una Amministrazione Comunale fatta di tutti tifosi. Un popolo intero che adesso gironzola intorno al cantiere. Disegna i perimetri. Immagina quello che sarà. L’obiettivo non dichiarato, ma vero, è di approdare in serie C nel maggio 2026 per giocare la prima partita dentro al gioiello architettonico davanti alle TC nazionali nel campionato di terza serie.

TUTTI A PALMA - Da domenica scorsa , si giocherà comunque a Palma. In una specie di cortile attrezzato. Tribunette ovunque. Senza settore ospite. Con spalti disegnati in maniera singolare. La grande curva est in cemento, abbonati e sponsor confinati su pontili metallici. Dirigenti ospiti e accreditati arrangiati  dietro alla porta. Una rivoluzione, pur di giocare a Palma. “Una valore aggiunto – spiega il presidente Rega - non si può rinunciare a giocare qui. Siamo dietro la piazza principale. In mezzo alla nostra storia. In questo paese così piccolo abbiamo il pallone e il Carnevale. Non si può rinunciare. Dobbiamo portare sino alla morte i valori dei nostri padri». Il vecchio comunale ora in riassetto nacque nel 1957. Dopo 67 anni si fa da parte. Come fu per l’originario campo della “torraca”, vecchia fabbrica di tegole a via Trieste. Tutte syorie che vengono alla mente e mettono quasi in secondo piano la nuova trasferta in salento ad Ugento  che arriva. Sulla quale il ds Dionisio e mister Grinaldi stanno attenti e concentrati. «E’ stata una settimana particolare  - spiegano - ci siamo allenati dentro a un cantiere sempre più grande. C’è fervore ma c’è pure l’Ugento. Pancia a terra, bisogna dare tutto per continuare il cammino. Dopo il pareggio con il Matera c’è una nuova gara verità».

CLASSIFICA - Quinta in classifica. In zona play off da inizio campionato. La Palmese fin qui ha fatto tremare tutti. E sotto sotto intende fare anche di più fino alla fine di questo campionato che appare di grande transizione. «Giusto  - conferma Dionisio – non sappiamo che succede di qui a 18 mesi. LO stadio sarà l’inizio di una nuova storia per Palma e la Palmese. IO e Grimaldi siamo felici di essere rimasti. Guardiamo al futuro con il massimo impegno. Qui ogni giorno c’è una sorpresa. Questa ultima è fantastica. Nessuno dice altro. In loro sostituzione lo diciamo noi. Il programma, se tutto andrà bene,  prevede  l’allestimento di uno squadrone l’estate prossima. Dionisio viole costruire in giocattolo importante. Con uno stadio del genere non si può non pensarci. Tutti  ri)vogliono la…serie C. Dopo 20 anni.


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