Kings League: cosa è, come si gioca e la guida a tutte le regole

La corsa per il primo possesso e dal 38’, se non si è in parità, i gol valgono doppio
Kings League: cosa è, come si gioca e la guida a tutte le regole© Getty Images
Giorgio Marota
4 min

INVIATO A TORINO - Non si può navigare sempre e solo controvento. Ecco perché gli ideatori della Kings League hanno deciso di seguire le onde del mercato digitale e «portare il gioco più bello del mondo in un’altra dimensione». L’intensità delle partite, la fruizione rapida, l’imprevisto e la riduzione del tempo di gioco - sempre più effettivo - hanno fatto la fortuna di questo torneo, ideato da Gerard Piqué, al quale hanno già aderito star del calibro di Ronaldinho, Pirlo, Totti, Buffon, Ibrahimovic, Casillas, Aguero e Shevchenko. Sono i pionieri di un prodotto, presentato ieri sera a Torino, nato per incontrare le esigenze dei giovani. Perché la crisi del pallone non è solo finanziaria, bensì di fidelizzazione, come sostenevano anche i promotori della Superlega. Il 40% dei ragazzi tra i 15 e 24 anni non prova alcun interesse per il calcio tradizionale, un adolescente su tre ha smesso di guardarlo perché ritiene di avere di meglio da fare e solo la metà delle persone interessate tifa sul serio; l'altro 50% segue il pallone per socializzare e perché i grandi match danno spettacolo. Quelli della Generazione Z saranno anche distratti da social e videogiochi, ma questo allarme andrebbe ascoltato.

Kings League, le regole

Le gare della Kings League, Queens League per le donne, sono strutturate su due tempi da 20 minuti ciascuno. Si comincia con la palla al centro e una corsa per conquistare il primo possesso, come avviene nella pallanuoto. Il gioco inizia con uno spettacolare uno contro uno tra i due portieri, poi per ogni minuto che passa si aggiunge un giocatore, finché in campo non ce ne sono sette per squadra.

Kings League, il dado e il gran finale

Al 18' dagli spalti viene lanciato un dado e il numero che esce determina la quantità di giocatori che restano. Esce il tre? È tre contro tre. Nel secondo tempo si prosegue 7 vs 7. Al 38’, se la partita non è in parità, ogni gol inizia a valere doppio; se si è in una situazione di pareggio il primo che segna vince. Oltre il 40’ si va ai rigori nella modalità shootout: attaccante contro portiere, in movimento.

Kings League, carta segreta e tempo effettivo

Prima della partita, gli allenatori scelgono una carta segreta in modo casuale che possono giocare prima del 38’. Ce ne sono diverse: una permette a ogni gol segnato nei 4' successivi di valere il doppio, un’altra di togliere un calciatore agli avversari per 4’, con il joker si toglie invece la carta all’avversario. I responsabili delle squadre possono chiedere un “rigore del presidente”. L’ammonizione tiene fuori dal campo per 2’ e l’espulsione costringe il proprio team in inferiorità per 5’. In Kings League il tempo si ferma. Più volte: per il lancio del dado, per i rigori, in caso di infortuni e quando l’arbitro fischia un fallo. Si tratta di un tentativo, piuttosto serio, di andare verso il tempo effettivo.

Kings League, il seguito

In Spagna il fenomeno è già diffusissimo ed è la ragione che ha portato Piqué e la sua Kosmos a portarlo anche in Italia. Durante il Mondiale in Messico, con Francesco Totti, Radja Nainggolan ed Emiliano Viviano, ogni partita ha fatto registrare più di un milione di fan. L’80% dell’audience della KL ha meno di 34 anni e in Spagna si colloca dietro solo alla NFL per interazione dei post e dietro NBA e NFL per visualizzazioni, con 285 mila spettatori medi per partita. Nell’ultimo turno del campionato di Serie A Genoa-Como, Lecce-Empoli, Venezia-Parma e Fiorentina-Verona ne hanno contati molti di meno.


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