RIYAD - La Saudi Pro League ha voglia di mostrarsi al mondo. Giustamente Riyad è già proiettata all'Expo 2030 e al Mondiale 2034 e ogni giorno qui sa di futuro. Ecco perché la Supercoppa italiana (il 6 gennaio la finale tra Juve e Inter) è l'occasione anche per incontrare il Ceo della Saudi Omar E. Mugharbel e chiedere, tra verità e leggende, come è la situazione del calcio arabo. Davvero, come accadde in Cina, sono stati chiusi i cordoni della borsa e non saranno più pagati grandi stranieri? Salah può arrivare? E Saud, il romanista Saud, primo arabo della Serie A, è sul serio l'idolo di un popolo? Quanto ha inciso l'effetto Ronaldo? Tutte risposte a cui il Ceo della Saudi ha risposto spiegando numeri, idee e progetti. Nota a margine: i club italiani, nei prossimi anni, dovranno fare attenzione ai giovani più promettenti. L'impressione è che in Arabia vogliano prenderli, pagarli bene e affiancarli ai loro talenti da esportare.