
Metti una sera, dopo cena, con un uzbeko e un danese, che in una folle notte d’Europa si travestono da uomini del destino e coi loro gol all’ultimo respiro rendono ancora possibile una rimonta insperata. Sembra l’incipit di una barzelletta, ma quella del ranking Uefa è una storia serissima: vale un posto extra nell’Europa del prossimo anno - uno in più in Champions, ma al tempo stesso riabilita pure l’ottava della classifica del campionato - oltre che una sessantina di milioni del ricco montepremi di Nyon. L’uzbeko è Shomurodov, il danese è Isaksen: le loro reti, bellissime e soprattutto decisive, mentre gli arbitri avevano già i fischietti in bocca, hanno consentito a Roma e Lazio di battere Athletic Bilbao e Viktoria Plzen e hanno permesso all’Italia di fare un piccolo ma sostanzioso balso in avanti. Non siamo ancora con il fiato sul collo dei rivali spagnoli, che ci precedono nella classificona Uefa; eppure, come farebbe un esperto pilota della MotoGp, ci siamo messi almeno nella traiettoria giusta per tentare la staccata e pregustare il sorpasso.
La regola del ranking che può favorire la rimonta dell'Italia
La regola è ormai arcinota: le due federazioni che, grazie ai loro club, ottengono il punteggio più alto, portano 5 squadre in Champions nel 2025-26, dunque spalancano le porte dell’Europa League anche alla settima (se vince la Coppa Italia una squadra che è già nelle prime sei) e della Conference all’ottava. L’Italia ha beneficiato di questo bonus l’anno scorso, accogliendo il Bologna nella coppa più importante e dando alla Fiorentina la possibilità di provare a raggiungere la terza finale di Conference. L’Inghilterra è in fuga da tempo per il primato, mentre la Spagna ha superato l’Italia al 2° posto dopo il maxi-girone. Poi, a causa della caporetto di Juve, Atalanta e Milan nei playoff, le formazioni della Liga hanno preso un margine che pareva loro rassicurante. Almeno fino a giovedì. Nella tre giorni di coppe le italiane hanno infatti collezionato tre vittorie, mentre le spagnole due (Real e Barcellona) e anche se i pareggi di Real Sociedad in Europa League (1-1 con lo United) e Betis in Conference (2-2 con il Guimaraes) hanno permesso comunque alla Liga di passare da +0,919 a +0,955, nell’ottica del doppio confronto andata-ritorno l’Italia è come se ci avesse guadagnato. I ko di Bilbao e Atletico, infatti, pesano molto più della sconfitta della Fiorentina ad Atene. Considerato che ogni vittoria porta 2 punti al contingente nazionale, ogni passaggio del turno 1 punto extra e che poi questo bottino va diviso per il numero di squadre ai nastri di partenza della stagione europea (8 per l’Italia, 7 per la Spagna), possiamo sperare di rosicchiare tantissimo tra martedì, mercoledì e giovedì della prossima settimana. Ecco un esempio: se Inter, Lazio, Roma e Fiorentina dovessero tutte e quattro vincere e qualificarsi, l’Italia aggiungerebbe 12 punti dividendo per 8, quindi accumulerebbe 1,5. Al tempo stesso, se la Spagna dovesse salutare il Bilbao, una tra Atletico e Real (questo è certo) e magari anche Real Sociedad o Betis (entrambe dovranno vincere in trasferta), la situazione tornerebbe in equilibrio. E ai quarti potremmo avere una o due squadre in più.