Dalle belle parole per De Rossi e Sinner fino a Capello, tutte le verità di Totti in Russia

Lo storico capitano della Roma in una lunga intervista durante il suo viaggio a Mosca: ecco le sue parole
Chiara Zucchelli
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Una lunga intervista, quella rilasciata da Francesco Totti in Russia ieri sera a Match Tv, in cui lo storico capitano della Roma si racconta in questo momento della sua vita tra desiderio di privacy e voglia di scoprire cosa offre il mondo. E poi, inevitabilmente: Roma, la Roma, il tennis, Sinner, Medvedev, Capello, i giocatori e gli allenatori russi, il calcio. "Dopo aver concluso la mia carriera da calciatore - ha spiegato Totti - sono stato dirigente della Roma per due anni. Poi ho fatto altre cose, ma ora vivo per il mio piacere personale e oggi sono felice di essere qui. Quando giocavo a calcio, la mia vita privata era praticamente inesistente. Ho sempre pensato che una volta terminata la mia carriera, tutto sarebbe diventato più tranquillo immediatamente. Ma in realtà, per certi versi, la situazione è addirittura peggiorata. Prima ero tutto per la Roma, con la Roma. Adesso non è più così". 

Totti: "A De Rossi manca solo l'esperienza"

Totti ha poi parlato anche di Daniele De Rossi; ora sono distanti lui in Russia, Daniele alle Maldive, ma il legame resta e anche forte: "Penso che diventerà un grandissimo allenatore, davvero. Gli è mancata forse solo un po' di esperienza, ma come faceva a dire di no alla Roma? Ci ha giocato per vent'anni... Ha doti straordinarie, conosce il calcio e può diventare un allenatore eccezionale".

Totti: "Medvedev? Bravo, ma mi piace Sinner"

Dal calcio al tennis, Totti ha parlato anche di Sinner. La domanda era su Medvedev e Andreeva e lui ha risposto così: "Il tennis è davvero il mio secondo sport. Ho sempre seguito Roger Federer. In questo momento mi piace Jannik Sinner. Cosa posso dire di Daniil Medvedev e Mirra Andreeva? Fantastici". 

Le parole di Totti su Capello e il figlio Cristian

Altre pillole del Totti-pensiero in Russia: "Può piacere o no, ognuno ha la sua opinione, ma Capello è un vincente e questo conta. Stankovic? Lo conosco bene, ci siamo affrontati tante volte - ha spiegato Francesco riferendosi all'attuale allenatore dello Spartak Mosca -. Lo conosco bene e posso dire che è una persona stupenda. Può essere perfetto per qualsiasi squadra".  Infine, Totti ha parlato di suo figlio Cristian (con lui in Russia in questi giorni) e ha ammesso come, molte volte, il problema dei giovani calciatori, professionisti e non, siano i genitori: "Mio figlio gioca a calcio con piacere, si diverte, ma purtroppo deve portare il peso del nostro cognome. Anche se lui la prende con molta calma. Penso che ogni giovane abbia i suoi obiettivi e i suoi sogni. Molte persone vorrebbero diventare giocatori di Serie A e i giovani hanno bisogno di aiuto. Date loro una possibilità. Anche se alcune persone non riusciranno a raggiungere le vette, succede. Il problema per molti giovani calciatori sono i loro genitori. Mandano il figlio a giocare a calcio senza chiedergli la sua opinione. Il bambino lo sente e gioca con forza. Questo è sbagliato. Il calcio deve essere solo divertimento".


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