Incontro Governo-AIA: "In galera chi aggredisce gli arbitri"

Il Ministro dello Sport, Abodi, ha incontrato il presidente dell’AIA, Zappi: sul tavolo la modifica dell’art. 583 quater del codice penale: chi usa violenza sugli arbitri rischia da quattro fino a 10 anni di reclusione
Edmondo Pinna
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Forse ci siamo. Dovrebbe essere questione di attimi, se paragonati ai tempi che di solito servono per arrivare ad una modifica di una legge. La proposta c’è da tempo (ricordate il caso-Bernardini, l’arbitro picchiato e mandato in ospedale a Roma nel 2018?), adesso sembra possa diventare realtà. ‘è stato un contatto, un incontro, nelle ultime ore, fra il Ministro dello Sport, Abodi (da sempre sensibile a queste tematiche, è stato presidente della Lega di B per diverso tempo), e il presidente dell’AIA, Antonio Zappi. Sul tavolo, la modifica dell’articolo 583 quater del codice penale (che ha già subito diverse modifiche), quello che riguarda "lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive", il cui “spettro” è stato nel tempo ampliato anche "al personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell'esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonché a chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni e servizi di sicurezza complementare in conformità alla legislazione vigente, nell'esercizio o a causa di tali attività".

In quest’ultimo ambito (comma 2) verrebbero inseriti anche gli "ufficiali di gara", quindi arbitri, assistenti, quarto uomo. Le pene, in caso di lesioni gravi o gravissime, son o quelle previste per il comma uno (pubblico ufficiale), ovvero da quattro a dieci anni (lesioni gravi) e da otto a sedici anni (lesioni gravissime) di reclusione. Nel comma due viene anche specificato che, "Nell'ipotesi di lesioni (….) si applica la reclusione da due a cinque anni". Insomma, una misura drastica perché il vaso è colpo: da ora chi aggredisce un arbitro rischia la galera. L’ultimo episodio, sabato scorso, durante un play off di Under 17 in Sicilia, tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, dove a farne le spese è stato il diciannovenne Diego Alfonzetti della sezione di Acireale. In questa occasione, l’AIA ha oscurato il proprio sito. Ora il livello si è alzato. Nelle prossime ore arriverà l’ufficialità.


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