Zappi: "Ex giocatori in sala Var? Sarebbe un errore"

Le parole del presidente dell'AIA: "Troppa violenza sugli arbitri, vogliamo far entrare la figura del direttore di gara nel codice penale"
Zappi: "Ex giocatori in sala Var? Sarebbe un errore"© ANSA

"Un ex giocatore nella sala Var? Sarebbe un errore". Sono le parole di Antonio Zappi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri (AIA), che ha parlato a Radio Anch'io Lo Sport. Tanti i temi trattati, dall'evoluzione del Var alla grave situazione dopo i recenti episodi di violenza contro gli arbitri.

Zappi: "I calciatori ci aiutano ma portarli in sala Var sarebbe un errore"

"Credo che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere - le parole di Zappi sull'ipotesi degli ex giocatori in sala Var -, specializzandosi al massimo livello possibile. I calciatori ci aiutano molto nei vari incontri, ma portare un calciatore all'interno del processo decisionale secondo me sarebbe un errore. Giusto confrontare le diverse esperienze, ma è altrettanto giusto che il calciatore faccia il calciatore, l'allenatore faccia l'allenatore e l'arbitro decida". Si aspetta invece l'introduzione del Var a chiamata: "La Federcalcio ha chiesto all'Ifab la possibilità di sperimentare il prossimo anno in Serie C e nella Serie A femminile del Football Video Support, il cosiddetto "var a chiamata". Le opportunità di usufruirne saranno due. Se la segnalazione risulta giusta, si rigenera".


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Zappi: "Violenza sugli arbitri? Ecco cosa vogliamo fare"

Poi sul tema della violenza sugli arbitri: "È in corso un'interlocuzione politica. La violenza viene contrastata in maniera importante già in ambito federale e già all'interno della Lnd. Abbiamo istituito tavoli con l'associazione calciatori e allenatore, ma è evidente che l'ordinamento sportivo fatica a contrastare questa deriva contro i direttori di gara. Stiamo pensando di sostenere un'interlocuzione politica, lo faremo con grande forza. Abbiamo ottenuto ascolto dal ministro Abodi, immaginiamo anche con un po' presunzione di poter far entrare la figura del direttore di gara nel codice penale, nell'articolo 583 quater, comma 2 del codice penale. Ci riusciremo? Non lo so, io spero che il governo abbia a cuore la sorte di Diego Alfonzetti, il ragazzo che avete visto schierato al derby di Roma al fianco di Sozza e di Doveri. Che poi ci si arrivi con la modifica del codice penale o attuando concretamente la legge 53 del 2019, a noi interessa poco. Noi vogliamo contrastare questa deriva contro gli arbitri. La risposta della giustizia sportiva della LND siciliana è stata adeguata: ha applicato ciò che l'ordinamento prevede. Ma nonostante squalifiche per 5 anni e cumulabili per 70-80 anni, certamente c'è qualcosa di più da dare a livello di sistema. L'arbitro viene vissuto come un terminale di colpevolezza, c'è una svalutazione della sua figura. Non è più possibile accettarlo. Approfitto per ringraziare Lazio, Roma e Lega Serie A che ieri sera ci hanno dato la grande possibilità di poter far arrivare la nostra voce a tutti gli sportivi".

Zappi: "Guida e Maresca? Decisioni personali"

Infine sulle polemiche per la scelta di Guida e Maresca di non arbitrare il Napoli: "Ognuno di noi fa delle scelte personali, altri arbitri possono vivere delle difficoltà ma senza arrivare a sconfinare in situazioni violente. Ci sono situazioni in cui per contiguità o conoscenze personali, sembra quasi che l'arbitro assuma una certa decisione per favorire o sfavorire una squadra. Ci sono scelte date dall'opportunità, ma sono decisioni strettamente personali".

 


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"Un ex giocatore nella sala Var? Sarebbe un errore". Sono le parole di Antonio Zappi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri (AIA), che ha parlato a Radio Anch'io Lo Sport. Tanti i temi trattati, dall'evoluzione del Var alla grave situazione dopo i recenti episodi di violenza contro gli arbitri.

Zappi: "I calciatori ci aiutano ma portarli in sala Var sarebbe un errore"

"Credo che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere - le parole di Zappi sull'ipotesi degli ex giocatori in sala Var -, specializzandosi al massimo livello possibile. I calciatori ci aiutano molto nei vari incontri, ma portare un calciatore all'interno del processo decisionale secondo me sarebbe un errore. Giusto confrontare le diverse esperienze, ma è altrettanto giusto che il calciatore faccia il calciatore, l'allenatore faccia l'allenatore e l'arbitro decida". Si aspetta invece l'introduzione del Var a chiamata: "La Federcalcio ha chiesto all'Ifab la possibilità di sperimentare il prossimo anno in Serie C e nella Serie A femminile del Football Video Support, il cosiddetto "var a chiamata". Le opportunità di usufruirne saranno due. Se la segnalazione risulta giusta, si rigenera".


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