Scontri derby, stop di 3 giornate alle trasferte per i tifosi Roma e Lazio

La decisione del Viminale dopo gli incidenti allo stadio Olimpico per la stracittadina della Capitale
Scontri derby, stop di 3 giornate alle trasferte per i tifosi Roma e Lazio© ANSA
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I tifosi di Roma e Lazio non potranno andare in trasferta per le prossime tre giornate di Serie A. Questo è stato deciso dal Viminale. Il ministero dell’Interno ha disposto il divieto di trasferta dopo gli scontri del derby di domenica scorsa, accaduti allo stadio Olimpico di Roma, e che hanno coinvolto entrambe le tifoserie con tafferugli e incidenti nella zona di Ponte Milvio e ponte Duca d'Aosta che hanno portato al ferimento di 24 agenti. I laziali salteranno le trasferte contro il Genoa, Empoli e l'Inter; mentre i romanisti non potranno andare a Milano per il match contro l'Inter, a Bergamo per l'Atalanta e infine a Torino. Quindi le tifoserie dei due club chiuderano la stagione in corso senza poter seguire la propria squadra fuori casa. Le misure restrittive potrebbero però non finire qui perché probabilmente verrà valutata l'ipotesi di non far giocare in partite serali i big match ritenuti ad alto rischio per l'ordine pubblico per la stagione calcistica 2025-2026

Garantire la sicurezza dentro e fuori gli stadi

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, aveva promesso "ogni ulteriore misura necessaria per garantire l'incolumità degli uomini e delle donne in divisa". E, in attesa di emendamenti in materia al decreto sicurezza che ha iniziato il suo iter alla Camera, ci sono le decisioni più immediate. Quelle che vietano le trasferte alle tifoserie che hanno causato i gravi disordini ed il blocco dei match serali più pericolosi sotto il profilo dell'ordine pubblico. Intanto, salgono a sette gli arresti per gli scontri avvenuti prima del derby. Dopo il primo di lunedì, la polizia ha arrestato oggi altri sei ultras: tre biancocelesti e tre giallorossi, accusati di aver partecipato ai violenti disordini. Si tratta di 'volti noti' che orbitano nei gruppi "Roma Violenta", "Quadraro", "Insurrezione" e "Ultras Lazio". Le indagini della Digos vanno avanti. Al vaglio le posizioni di numerosi altri ultrà, anche stranieri, in via di identificazione. Ferma condanna per le violenze è arrivata dal presidente della Lazio Claudio Lotito che però invita a "creare una dicotomia tra la posizione dei tifosi e quella dei delinquenti". "Rischiamo di etichettare come tifosi - ha detto - persone che non hanno nulla a che fare con il tifo. Bisogna enucleare le persone che delinquono e metterle in galera buttando la chiave. Questi soggetti non hanno nulla a che vedere con il calcio".

 

 

 


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