Pelé, numeri di una carriera inimitabile: 3 Mondiali, più di mille gol e...

Il campione brasiliano ci ha lasciato a 82 anni nell'ospedale Albert Einstein di Rio de Janeiro. Ha vinto e segnato come nessuno
Pelé, numeri di una carriera inimitabile: 3 Mondiali, più di mille gol e...© ANSA
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Il Re è morto. Viva il Re. Edson Arantes do Nascimento, ovvero Pelé, questo è stato. Lo dicono i numeri, i trofei vinti, le magie confezionate sui campi di calcio tra gli anni '50 e gli anni '70. E' l'unico giocatore ad aver vinto tre Mondiali, nel 1958, nel 1962 e nel 1970. Ha un record di 1.281 gol in 1.361 partite disputate, riconosciuto dalla Fifa.

Pelé è morto: eletto calciatore del secolo dalla Fifa

Pelé è stato eletto dalla Fifa calciatore del secolo, quello scorso. Insieme a Diego Maradona, è considerato il più grande calciatore di sempre. Ma i due hanno giocato in epoche diverse, dunque è sempre difficile dare giudizi su chi fosse realmente il migliore. È stato il faro del Brasile 1970, campione del mondo e considerata ancora oggi la squadra più forte di sempre.

Dopo una lunghissima carriera da calciatore tra il Santos e i Cosmos, Pelé è stato dirigente calcistico e ha avuto anche una parentesi da attore nel film 'Fuga per la vittoria'. La sua celebre rovesciata è una delle icone della storia del cinema. Il brasiliano è stato ambasciatore dell'Onu per l'ecologia e l'ambiente, dal 1995 al 1998 ha ricoperto la carica di ministro dello Sport brasiliano.

Pelé: un'icona per il Santos

Nato in un piccolo centro dello stato del Minas Gerais il 23 ottobre del 1940, Pelé è diventato un'icona del Santos, squadra in cui ha esordito a 15 anni. In 19 stagioni con questa maglia, ha vinto 10 titoli paulisti, 6 campionati brasiliani, 2 Coppe Libertadores, 2 Coppe Intercontinentali. Il 19 novembre del 1969 ha segnato il suo 1000esimo gol in carriera contro il Vasco de Gama su calcio di rigore al Maracanà.

Nel 1975, dopo un anno lontano dai campi di calcio, Pelé è andato a giocare negli Stati Uniti, nei New York Cosmos, diventando l'uomo immagine della neonata North American Soccer League (Nasl): con il beneplacito del governo brasiliano, ottenne un contratto da 4,5 milioni di dollari per tre anni. A New York vinse il campionato del 1977 e fu nominato Mvp nel 1976. Il 1° ottobre del 977 Pelé chiuse la carriera in amichevole tra Cosmos e Santos, al Giants Stadium, con lo stadio tutto esaurito e la partita trasmessa dalle televisioni di 38 Paesi. Il brasiliano giocò il primo tempo con i Cosmos e il secondo con il Santos.

Pelé: la nazionale più forte di sempre

Il debutto in nazionale avvenne il 7 luglio del 1957, tre mesi prima di compiere 17 anni, contro l'Argentina. Pelé segnò anche un gol. Ai Mondiali del 1958 in Svezia, realizzò il gol contro il Galles il 19 giugno del 1958. In semifinale contro la Francia, il 24 giugno, segnò una tripletta per il 5-2 finale. Diventò così il più giovane calciatore a segnare tre gol ai Mondiali. Il 29 giugno del 1958 giocò la finale contro la Svezia e, a 17 anni e 249 giorni, fu il più giovane calciatore a giocare una finale di Coppa del mondo. Il Brasile vinse 5-2 e portò a casa il primo Mondiale, anche grazie a due reti di O Rei.

Nel 1962 ancora Pelé e Brasile campioni del mondo. La Perla Nera giocò però solo le prime due partite (con un gol) a causa di un infortunio patito con la Cecoslovacchia. Nel 1966, di nuovo infortunio alla seconda partita con la Bulgaria, dopo aver segnato una rete. Il riscatto quattro anni dopo, in Messico, dove l'ormai veterano condusse il Brasile al terzo Mondiale. Il gol di testa contro l'Italia, nella finale di Città del Messico, è considerato uno dei più belli della storia. In totale, O Rei firmò quattro gol, diventando uno dei tre giocatori ad aver segnato almeno un gol in 4 edizioni dei Mondiali. L'ultima partita con il Brasile è datata 1976: il bilancio parla di 92 partite e 77 reti all'attivo. È ancora lui il miglior cannoniere nella storia della Selecao.


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