Occhi puntati sulla nuova edizione della Saudi Pro League, che si è arricchita di campioni e stelle provenienti dall'Europa. A causare questa rivoluzione di mercato è stato il Fondo per gli investimenti pubblici di Riyad. Infatti il PIF possiede quattro squadre nel campionato arabo: Al-Hilal, Al-Ahli, Al-Ittihad e Al Nassr, ovvero quelle che hanno fatto gli investimenti maggiori, attirando l'attenzione dei media di tutto il mondo.
Campionato Saudita, il Pif e lo Stato
Il PIF, che è presente anche in Europa con una quota di controllo dell'80% del Newcastle, è un fondo sovrano nato all'inizio degli anni ’70, prelevando la maggior parte dei risparmi dell'Arabia Saudita. Il ruolo di questo fondo è nel finanziamento di importanti progetti per il paese. Numerosi investimenti in diversi e ambiti e, negli ultimi tempi, il PIF sta puntando sul calcio, arrivando fino all'acquisizione del controllo del 75% delle quote di Al-Hilal, Al-Ahli, Al-Ittihad e Al Nassr. L'obiettivo del fondo è ora quello di creare un campionato competitivo, in grado di rivaleggiare con quelli europei. L'attuale governatore del Fondo è Yasir Al-Rumayyan, che ricopre anche il ruolo di presidente non esecutivo del Newcastle.
Pif, il patrimonio
Il patrimonio del Fondo per gli investimenti pubblici è quasi illimitato, aggirandosi intorno ai 600 miliardi di dollari, ovvero circa 550 miliardi di euro. Cifre da capogiro, che rendono irrisorie quelle investite sul mercato per gli acquisti e gli stipendi dei calciatori dall'Europa.