Caos Inghilterra, accuse di complotto alle giocatrici: "Scandaloso"

La Nazionale femminile non parteciperà alle prossime Olimpiadi e Oltremanica scoppia la bufera: ecco cos'è successo
Caos Inghilterra, accuse di complotto alle giocatrici: "Scandaloso"
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Non è bastato il duro 6-0 rifilato alla Scozia: la Nazionale inglese femminile non parteciperà alle prossime Olimpiadi. E Oltremanica gridano già al complotto. Tutto è iniziato alla vigilia della sfida di Women's Nations League, con il girone ancora in bilico (Inghilterra e Olanda in testa a pari punti, la prima a +1 e la seconda a +4 di differenza reti) e i timori (olandesi) che la Scozia potesse scendere in campo per perdere di proposito contro l'Inghilterra. Il motivo? Una pesante sconfitta avrebbe aumentato le possibilità delle giocatrici scozzesi di andare a Parigi con team UK, una rappresentativa della Gran Bretagna in cui sarebbero potute rientrare anche le scozzesi. I sospetti erano subito stati respinti dal capitano Rachel Corsie, che li aveva definiti "irrispettosi" e "oltraggianti". Arriva poi la sera della doppia sfida: da un lato Olanda-Belgio, dall'altra Scozia-Inghilterra. Ed è qui che scoppia la bufera.

Bufera in Inghilterra dopo la Nations League

L'Inghilterra vince effettivamente con una goleada sulla Scozia ma è l'altra partita a suscitare maggiormente le teorie del complotto. Succede tutto in pieno recupero durante Olanda-Belgio, quando le padrone di casa segnano il gol decisivo al 95′: due minuti dopo che era stato sostituito il portiere belga, Nicky Evrard, al posto del quale era entrata Diede Lemey, che gioca col Fortuna Sittard nel campionato olandese. La sorte ha voluto che Lamey sia stata tutt'altro che impeccabile sul gol del 4-0 olandese che ha definitivamente distrutto le speranze olimpiche della Gran Bretagna. La goccia ha fatto traboccare il vaso dei tifosi inglesi, che sui social si sono scatenati a suon di teorie del complotto: "Uno scandalo", si legge su Twitter, "Assurdo". Sta di fatto che a Parigi, quest'estate, si dovranno aspettare altri campi e altre competizioni per cantare "God save the king".


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