La storia tra Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain non è ancora finita. O meglio, rischia di finire in tribunale. A causa di stipendi non ricevuti e premi non incassati dalla nuova stella del Real Madrid, nell'ultimo trimestre della stagione sportiva 2023/24, la Lega Calcio transalpina ha condannato in primo grado il Psg di Nasser Al-Khelaifi, che avrà facoltà di presentare ricorso avverso a tale decisione.
Psg condannato, maxi risarcimento a Mbappé per stipendi e premi non pagati
Per bonus e stipendi non pagati tra aprile e giugno 2024, la LFP (Ligue de Football Professionnel) ha condannato in data odierna il Paris Saint-Germain a pagare i 55 milioni di euro richiesti da Kylian Mbappé, nell'ambito di una controversia figlia di un accordo mai siglato dalle parti nell'agosto 2023, quando l'ex giocatore del Monaco proponeva di ridurre l'importo di alcuni premi, per consentire al club di risparmiare. Da una mancata firma a un premio fedeltà da 30 milioni lordi, che sarebbe dovuto arrivare nel settembre 2023. Peraltro, il neo attaccante del Real Madrid, lo scorso 8 agosto, ha portato la questione legata a bonus e stipendi in tribunale, per poi cercare di trovare un'intesa "amichevole" con gli avvocati del Psg, ma senza particolare fortuna. Si è arrivati così alla decisione della Lega Calcio francese, con il classe '98 che si è persino rivolto alla Uefa nel recente passato. La società di Al-Khelaifi rischia un "ban" sul mercato in entrata, qualora Mbappé continuasse ad avere ragione nei successi gradi di giudizio.