Rudi Garcia, bufera in Belgio: "È un piantagrane". Nel caos interviene Nainggolan

Prime critiche per l'ex allenatore di Roma e Napoli, appena nominato ct dei Diavoli Rossi, ma in sua difesa interviene l'ex centrocampista giallorosso: cos'ha detto
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ROMA - Appena nominato ct del Belgio al posto dell'esonerato Domenico Tedesco, Rudi Garcia deve già affrontare le prime critiche di tifosi e addetti ai lavori non propriamente convinti della scelta fatta della federazione. Ex tecnico della Roma, ha allenato tra le altre anche Lille e Marsiglia ed è reduce dall'esperienza negativa della passata stagione a Napoli, dove ha vissuto un rapporto tormentato con il presidente Aurelio De Laurentiis che lo aveva scelto per guidare gli azzurri dopo lo scudetto vinto con Luciano Spalletti al timone ma poi lo ha sollevato dall'incarico, con le tensioni tra i due che si sono trascinate nei mesi successivi.

Belgio, prime critiche per il nuovo ct Rudi Garcia

Forse è proprio questo uno dei motivi per cui il tecnico è stato accolto in Belgio e con la fama di 'piantagrane'. Una versione di Garcia che smonta Radja Nainggolan, ex nazionale belga che a 36 anni è pronto a tornare in campo e con il francese ha lavorato ai tempi della Roma: "Smentisco che sia un 'piantagrane' come ho letto. Lo conosco bene e posso dire che ha davvero un buon rapporto con i suoi giocatori - spiega l'ex centrocampista giallorosso in un'intervista al network belga 'Sporza' -. È  nella top 3 dei tecnici che ho avuto.  Dà alle sue squadre una buona organizzazione a livello difensivo, ma tatticamente lascia anche abbastanza libertà ai suoi giocatori, soprattutto in attacco, quindi può trasmettere la sua idea al gruppo velocemente. Questo sarà un vantaggio con una nazionale, dove spesso si ha poco tempo".

Nainggolan difende Garcia, suo ex tecnico nella Roma

Nainggolan riporta poi un aneddoto dei tempi della Roma: "Alla vigilia della partita veniva sempre nella mia stanza d'albergo per chiacchierare con me. Veniva a dirmi cosa si aspettava tatticamente dalla squadra, ma anche per motivarmi. Spesso finiva con un abbraccio per farti sentire che avevi un legame con lui. E non lo faceva solo con me". Il 'Ninja' si dice poi sicuro del ritorno in nazionale del portiere Courtois ("Se tornerà? Certo. Garcia vorrà dimostrare che ora ha il controllo") e si dice pronto a dare una mano al suo vecchio allenatore: "Mi piacerebbe aiutarlo. Può sempre chiamarmi, anche solo per prendere un caffè. Lavorare con lui è sempre stato un grande piacere per me".


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