Farioli: "Roma, ti presento Ghisolfi. All'Ajax per tornare grandi"

Tra idee e mentalità, il neo allenatore del club olandese ha parlato del suo percorso ai microfoni di Radio Deejay e anche del neo ds giallorosso
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Da allievo di Roberto De Zerbi a primo allenatore italiano della storia dell'Ajax. Una nuova stimolante avventura per Francesco Farioli, anni 35, pronto ad aprire un ciclo alla guida dei lancieri. Il tecnico italiano, reduce dall'esperienza sulla panchina del Nizza, è stato ospite di Radio Deejay e del direttore del Corriere dello Sport-Stadio, Ivan Zazzaroni.

Farioli: "Sono un lavoratore che viaggia tanto"

"Mi chiamano predestinato? Beh, manca l'aggettivo più importante: lavoratore. Quello che mi contraddistingue di più, per cui sono orgoglioso. Negli ultimi dieci anni sono stato per sette all'estero, la curiosità di conoscere culture e campionati nuovi fa parte del mio modo di essere, ora avanti con la mia nuova avventura all'Ajax". Farioli commenta le voci passate su accostamenti a club italiani: "Qualcosa dall'Europa si è mosso, ma l'Ajax è stata la soluzione più concreta, che ho sentito più vicina". Il calcio è cambiato? Farioli risponde così: "Il calcio cambia, ma ci sono situazioni che ritornano, così ci si ritrova a parlare ora di cose che erano in voga quindici anni fa. Ci sono tanti professionisti che lavorano, migliorano e alzano l'asticella. Il calcio è una materia in continua evoluzione, dinamica".

Farioli 'presenta' il nuovo ds della Roma

Farioli al Nizza ha lavorato con Florent Ghisolfi, nuovo direttore sportivo della Roma: "Ci siamo sentiti un paio di giorni fa, è un grande lavoratore, ha idee chiare, un metodo di lavoro ben preciso, sa come costruire e migliorare una squadra e questa è una cosa che mi ha colpito molto. Ha grande chiarezza nel modo di operare e muoversi, sono sicuro che per lui la prossima sarà un'annata stimolante, sono sicuro farà molto bene".

Farioli e gli obiettivi all'Ajax

Tornando alla sua prossima avventura, l'allenatore italiano svela: "Il mio obiettivo all'Ajax è quello di rinfrescare la storia e il dna del club. La storia non deve pesare, non deve essere una zavorra, ma qualcosa da difendere e da utilizzare come bandiera e da portare nel presente e nel futuro. Gli ultimi due anni non sono stati all'altezza del nome dell'Ajax, ci sarà tanto da fare, tanto lavoro. Il 18 iniziamo la preparazione, da lunedì sarò su e il 25 luglio c'è la prima competizione ufficiale, le qualificazioni all'Europa League, c'è tanto da pedalare".


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