Capello e l'aneddoto su Ronaldo rivelato a Berlusconi

L'ex tecnico del Real Madrid ricorda ad A Bola la cessione di Ronaldo al Milan nella stagione 2006/2007
Capello e l'aneddoto su Ronaldo rivelato a Berlusconi© ANSA
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L'ex allenatore di Milan e Real Madrid Fabio Capello, nel corso di un intervento ad A Bola, ha raccontato un aneddoto molto interessante riguardante la vendita ai rossoneri di Ronaldo il Fenomeno, avvenuta per decisione dello stesso Don Fabio nel corso della sua seconda avventura sulla panchina dei Blancos.

L'ex CT di Inghilterra e Russia decise di cacciare l'attaccante brasiliano Ronaldo dal Santiago Bernabeu nel 2007, un trasferimento che a quanto pare ricorda ancora con affetto.

Capello sulla vendita di Ronaldo: "Essere un tecnico del Real è una grossa responsabilità"

Capello tornò al Real Madrid nella stagione 2006/2007, quando la carriera di Ronaldo era già in declino a causa di evidenti problemi di peso e, soprattutto, per colpa di due ginocchia che facevano fatica a sostenere il suo gioco dopo i tanti infortuni.

La decisione di liberarsi del Fenomeno è stata una delle più controverse prese da Capello in carriera, ma a suo modo di vedere, la cessione di Ronaldo contribuì a migliorare la forma stagionale del Real Madrid:

"Essere un allenatore del Real Madrid è una responsabilità enorme. Nel mio secondo mandato, la decisione di mandare via Ronaldo e di ingaggiare Cassano ha contribuito a creare uno spirito vincente nella squadra. Abbiamo recuperato nove punti di distacco dal Barcellona a 10 partite dalla fine e ancora oggi ne sono orgoglioso".

Capello e l'aneddoto su Berlusconi : "Mi chiamò per Ronaldo, gli dissi...."

A metà della stagione 2006/2007, Ronaldo lasciò dunque la capitale castigliana per trasferirsi per la seconda volta a Milano, ma questa volta sulla sponda opposta del Naviglio.

Proprio a proposito di questa vendita, Capello racconta un aneddoto divertente che ha come protagonista l'ex presidente rossonero Silvio Berlusconi:

"Ricordo che Silvio Berlusconi mi chiamò per chiedermi come stava Ronaldo. Gli dissi che non si allenava nemmeno e che amava molto le feste e le donne, quindi ingaggiarlo sarebbe stato un errore. Il giorno dopo ho visto il titolo del giornale: "Ronaldo a Milano". È stato molto divertente".

Il Fenomeno collezionò solamente 20 presenze coi rossoneri, a causa della rottura, dopo poche gare, del legamento crociato del ginocchio. Passò in Italia altri due anni abbastanza tormentati prima di tornare in Brasile, al Corinthians, dove scelse di concludere la sua carriera.


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