Ancelotti dice tutto: dal Real Madrid al Napoli, i retroscena

L'ex allenatore del Milan ha tracciato un bilancio della sua carriera, ripercorrendo le tappe più importanti
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A pochi giorni dalla roboante sconfitta casalinga con il Milan, Carlo Ancelotti torna a parlare della sua straordinaria carriera in un'intervista concessa alla rivista France Football. Dalla gestione degli spogliatoi più importanti ai migliori club allenati, senza dimenticare l'esperienza agrodolce di Napoli. Real Madrid e Milan, però, hanno un posto speciale nel cuore del manager emiliano.

Ancelotti: "I migliori club allenati? Milan e Real Madrid"

Carlo Ancelotti, un allenatore capace di vincere almeno un titolo nazionale in cinque Paesi diversi, con Milan, Chelsea, Bayern Monaco, Psg e Real Madrid. Tantissimi i campioni allenati e "gestiti", nell'arco di stagioni caratterizzate da pressioni e ambizioni. Difficile individuarne uno in particolare, ma di una cosa il tecnico appare sicuro: "Sui migliori club posso rispondere: Milan e Madrid. Riguardo la squadra migliore, è difficile parlarne. Ho avuto l’onore di gestire giocatori e squadre fantastiche. Non posso nemmeno elencare i migliori giocatori che ho allenato. Il mio miglior undici non esiste, è impossibile farlo. Sarebbe quasi irrispettoso. Basti pensare solo ai portieri: ho allenato Courtois, Casillas, Neuer, Cech, Buffon, Peruzzi, Van der Sar, Sirigu… Che giocatori incredibili. Come vuoi scegliere?".

In molti, ormai, lo considerano il miglior allenatore degli ultimi 30 anni: "Non credo di esserlo. Ho vinto tanto, ma altri allenatori ancor più di me. Ferguson, Guardiola o Lobanovski. E anche se pensassi di essere il miglior allenatore degli ultimi trent’anni, cosa accadrebbe? Mi farebbero una statua? No, no...".

Ancelotti sul rapporto con gli spogliatoi

Dalla gestione degli spogliatoi di top club europei al rapporto con i fuoriclasse allenati nella sua lunga carriera, fino a diventarne amico: "Sono amico dei miei giocatori, e voglio esserlo! - ammette Ancelotti -. Possono parlarmi di qualsiasi cosa. Dico loro: ‘Voglio costruire un buon rapporto con voi’. Ricorda, non sono al di sopra di te. Ma neanche io sono inferiore a te”. E rivela: “Prima di fermarmi vorrei vincere una nuova Champions League. E poi un’altra (Ride, ndr). Ogni allenatore vuole arrivare in cima. Ma allenare il Real Madrid è davvero speciale, è il miglior club al mondo, per la sua storia, la sua atmosfera, i suoi tifosi. E poi c’è il Milan, il miglior club per studiare calcio. Ho avuto l’opportunità di allenarli entrambi".

Ancelotti: "A Napoli lo spogliatoio più difficile"

Facile, invece, individuare lo spogliatoio più difficile della carriera di Carlo Ancelotti, considerando turbolenze e risultati: "Sicuramente quello di Napoli. Non è facile spiegarne il perché, individualmente era buono. Ma c'è stato un cambiamento rispetto all'epoca precedente con Sarri, io volevo cambiare e questo ha gettato lo spogliatoio fuori equilibrio. Abbiamo lavorato bene la prima stagione, ma la seconda è stata dura".


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