Ligue 1: "Annuncio dello stop del campionato dal Governo è stato brutale, arrivato dall'oggi al domani"

I presidenti dei club francesi parlano dello stop del campionato francese, l'unico campionato di rilievo ad essersi interrotto
Ligue 1: "Annuncio dello stop del campionato dal Governo è stato brutale, arrivato dall'oggi al domani"© AFPS
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"Il giorno più difficile è stato quando la Francia ha deciso di fermare il campionato". Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, lo ha sottolineato parlando degli sforzi fatti dalla federazione per resistere all'emergenza coronavirus e far si che la Serie A avesse una chance di ripartire. E' l'atteggiamento che avrebbero voluto vedere anche diversi presidenti della Ligue 1, che oggi si chiedono perché il loro sia l'unico, tra i tornei di riferimento in Europa, ad essersi arreso senza lottare. "Ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto", ad una decisione presa unilateralmente dal Governo "dall'oggi al domani", a fine aprile, è quello che dicono in molti. "Su quale base il governo ha preso questa decisione?" si è chiesto il presidente del Lille, Gérard Lopez, durante una conferenza stampa telefonica della Première Ligue, il sindacato che raccoglie la maggioranza dei presidenti della Ligue 1. Accompagnato da Bernard Caiazzo (Saint-Étienne) e Waldemar Kita (Nantes), Lopez ha denunciato la mancanza di "concertazione" che ha preceduto il discorso del Primo ministro Edouard Philippe, quando annunciò che "la stagione degli sport professionistici, in particolare il calcio, non sarà in grado di riprendere". Due giorni dopo, il 30 aprile, la Lega calcio professionistica (LFP) ha decretato la fine della stagione 2019-2020. Una decisione che Jean-Michel Aulas, presidente dell'Olympique Lione, ha contestato per primo. "Non abbiamo responsabilità (per la fine della stagione, ndr), ce l'hanno il Primo ministro e il governo. Hanno informazioni che noi non avevamo", ha insistito Caiazzo. "All'inizio di aprile eravamo i soli tra i cinque campionati principali a presentare la proposta di riprendere. Eravamo la locomotiva e gli altri paesi ci avrebbero seguito di più tardi... Ma purtroppo siamo rimasti fermi" si è rammaricato Kita, ricordando che Germania, Italia, Spagna ed Inghilterra o sono ripartite o stanno per farlo. L'annuncio del governo francese è stato "piuttosto brutale ed ha causato grande sorpresa - ha aggiunto Lopez - E' arrivato dall'oggi al domani". Ed ormai è troppo tardi per tornare indietro. "Oggi, per questioni organizzative, è troppo difficile (...) sappiamo che per riprendere i giocatori avrebbero bisogno di due mesi di preparazione" ha osservato Kita. "Non abbiamo più i broadcaster" ha sottolineato Caiazzo. Canal + e beIN Sports hanno stracciato il contratto per trasmettere i campionati.


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