Calafiori: "Ecco perché ho scelto Arsenal e Premier. La Nazionale? Dopo l'Europeo..."

L'ex difensore del Bologna, andato in gol contro il Manchester City, ha parlato della sua esperienza in Inghilterra

Riccardo Calafiori è stato protagonista di un'intervista su Rai Sport. Riguardo al gol realizzato al Manchester City, il difensore ex Bologna, ora all'Arsenal, ha commentato: "È un po’ presto per dire che ho conquistato i tifosi, ma mi son fatto voler bene da subito. Mi sono ambientato benissimo qui grazie ai compagni, grazie a tutta l’organizzazione che lavora all’interno del club. Quindi il gol è un risultato del modo in cui mi hanno aiutato da subito".

Calafiori sulle differenze tra Serie A e Premier League

Il gioco in Serie A e in Premier League: "Parecchio differente, l’impatto è stato forte fin da subito, soprattutto negli allenamenti perché  venivo dall’Europeo, direttamente dalle vacanze e, quindi, non mi ero ancora potuto allenare in gruppo. Venire qui è stato un bel salto dal punto di vista dell’intensità, dal punto di vista delle richieste diverse da allenatore ad allenatore. È un campionato a parte. Non mi sento di dire che é tanto superiore alla Serie A, ma è proprio diverso. La differenza anche con le squadre un po’ più piccole è che non c’è questa idea di difendersi perché una squadra è meno forte dell’altra. Le due squadre si affrontano a viso aperto, è attacco contro difesa con ritmi altissimi fino alla fine. Anche se sei uno, due, tre a zero non è che si gestisce, si continua ad andare forte. È una cosa bella".

L'espolsione di Calafiori

Dalla Svizzera alla Premier League: "Negli ultimi due anni mi è cambiata la carriera e anche la vita. Sicuramente me lo sono meritato, ma è anche merito di tante persone che mi sono state vicine. Cerco di migliorare ogni giorno. L'arrivo all'Arsenal lo vedo come un punto di partenza, dopo l’esperienza in Nazionale".


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Calafiori e la Nazionale

L'Italia: "Secondo me ci siamo già ripresi dalla batosta dell’Europeo, che per il nostro gruppo non è stato così fortunato. Non abbiamo giocato bene, non abbiamo espresso quello che volevamo sul campo. Però, io credo che l’Europeo sia già il passato e lo abbiamo dimostrato, per quanto possibile, in queste due partite iniziali con Francia e Israele. È un nuovo ciclo. Cerchiamo di dimenticare quello che è successo, anzi di usarlo a nostro favore per non ripetere gli stessi errori e continuare su questa strada. Se mi sento titolare della Nazionale? titolare o no,  comunque mi sento delle responsabilità diverse già rispetto a questa estate perché allora ero quello nuovo che arrivava agli Europei e quindi nessuno aveva aspettative su di me. Invece, adesso giustamente sento un po’ più aspettative e un po’ più di responsabilità ma mi fa piacere perché rappresentare la nazionale è qualcosa di unico".


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Calafiori, l'ambientamento a Londra e la scelta dell'Arsenal

Calafiori sull'ambientamento a Londra: "Mi sono trovato fin da subito benissimo, a parte questa settimana che il tempo è già cominciato a cambiare (sorride). Fa un po’ più freddo, c’è un po’ più di pioggia, ma questo me lo aspettavo. Per il resto è una città dove puoi trovare tutto quello che vuoi, assolutamente. Come ho detto prima ci sono i compagni, poi ho diversi amici che vivono qua, mi trovo davvero benissimo".

Come ci si sente a essere nel solco londinese di Vialli, Zola e Di Matteo: "Beh, certo non voglio essere messo a paragone con grandi campioni che hanno fatto la storia degli italiani all’estero, ma sicuramente è un orgoglio fortissimo rappresentare la nazionale e i nostri colori all’estero. Rimanendo in Italia avrei avuto più certezze da alcuni punti di vista, invece sono forte della mia idea e voglio dimostrare appunto che ho fatto la scelta giusta a venire qui. Questa era la mia idea come quella del mio procuratore Alessandro Lucci fin da subito. Qui l’organizzazione e il modo di giocare sono i migliori per diventare un top player".


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Riccardo Calafiori è stato protagonista di un'intervista su Rai Sport. Riguardo al gol realizzato al Manchester City, il difensore ex Bologna, ora all'Arsenal, ha commentato: "È un po’ presto per dire che ho conquistato i tifosi, ma mi son fatto voler bene da subito. Mi sono ambientato benissimo qui grazie ai compagni, grazie a tutta l’organizzazione che lavora all’interno del club. Quindi il gol è un risultato del modo in cui mi hanno aiutato da subito".

Calafiori sulle differenze tra Serie A e Premier League

Il gioco in Serie A e in Premier League: "Parecchio differente, l’impatto è stato forte fin da subito, soprattutto negli allenamenti perché  venivo dall’Europeo, direttamente dalle vacanze e, quindi, non mi ero ancora potuto allenare in gruppo. Venire qui è stato un bel salto dal punto di vista dell’intensità, dal punto di vista delle richieste diverse da allenatore ad allenatore. È un campionato a parte. Non mi sento di dire che é tanto superiore alla Serie A, ma è proprio diverso. La differenza anche con le squadre un po’ più piccole è che non c’è questa idea di difendersi perché una squadra è meno forte dell’altra. Le due squadre si affrontano a viso aperto, è attacco contro difesa con ritmi altissimi fino alla fine. Anche se sei uno, due, tre a zero non è che si gestisce, si continua ad andare forte. È una cosa bella".

L'espolsione di Calafiori

Dalla Svizzera alla Premier League: "Negli ultimi due anni mi è cambiata la carriera e anche la vita. Sicuramente me lo sono meritato, ma è anche merito di tante persone che mi sono state vicine. Cerco di migliorare ogni giorno. L'arrivo all'Arsenal lo vedo come un punto di partenza, dopo l’esperienza in Nazionale".


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