Calciomercato, Tevez: «Via dal Boca? Io non me la faccio sotto»

L'ex attaccante della Juventus respinge le voci di un suo addio al Boca Juniors: «Non sono un cagasotto che alla prima cosa che va male se ne va»
Calciomercato, Tevez: «Via dal Boca? Io non me la faccio sotto»© AP
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ROMA - Quando la scorsa estate annunciò di aver deciso di lasciare la Juventus per coronare il suo sogno di indossare nuovamente la casacca della sua squadra del cuore, tra i tifosi della Juventus imperversò lo sconforto misto a nostalgia e gratitudine, per uno che nei due anni precedenti aveva conquistato i cuori di tutti a suon di gol e di giocate da campione. Ora Carlos Tevez è un giocatore del Boca Juniors, ma l'esperienza con i Xeneizes non sta andando come l'Apache aveva immaginato.

 

IL MOMENTO DEL BOCA - Dopo un buon periodo iniziale la squadra sta vivendo un momento negativo ed ha cambiato da poco allenatore, passando da Arruabarena all'ex palermitano Schelotto.

In un'intervista a 'Fox Sport  Argentina', Carlos Tevez ha dichiarato: «Molti credono che io lasci il club a giugno, ma chi mi conosce sa che è molto difficile, sa che i tifosi del Boca difficilmente mi criticano per quello che do. Non sono un cagasotto che alla prima cosa che va male se ne va.
Rappresento il Boca, stiamo passando un brutto momento e per questo voglio parlare. Sono cose che capitano, ci sta. I tifosi del Boca chiedono che le cose vadano bene, altri invece non vogliono fare nulla. E’ normale. Chi mi conosce sa che vado sempre avanti, e non per questo uno se ne va. No, sono venuto al Boca per riportarlo al suo posto. Il pensiero c’è sempre, ma è difficile».

IL SUO RAPPORTO CON LA DIRIGENZA - Nei giorni scorsi la stampa inglese riferiva di un litigio tra l'attaccante argentino e la dirigenza del Boca, legato alla mancata concessione di un periodo di riposo che il calciatore aveva richiesto ai vertici della società: «Tutti pensano che ho la chiave del club, del Boca, però non è vero. Ovvio che no. Vado ad allenarmi, arrivo per primo e vado via per ultimo: io devo fare questo. Non vado a dire ai dirigenti di prendere quello o questo, quello è il loro lavoro. Sarebbe una mancanza di rispetto secondo me. Schelotto? La scelta deve farla la dirigenza, Non mi hanno chiesto nulla, ognuno pensa ai propri compiti».


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