Calciomercato Sassuolo, l'ad Carnevali: «Di Francesco resta, se va un altro italiano»

Il Sassuolo vuole puntare ancora sul made in Italy per il sostituto dell'attuale tecnico. Non solo la Juve per Berardi
Calciomercato Sassuolo, l'ad Carnevali: «Di Francesco resta, se va un altro italiano»© ANSA
Furio Fedele
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MILANO - L’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali appena giunto in Lega calcio ha serenamente affrontato il futuro del club neroverde. «Siamo a 4 punti dal Milan ed è un risultato straordinario già così - ha ammesso - L'Europa League non è un obiettivo, pensiamo solo a portare a termine la stagione nel modo migliore». Quante possibilità ha di restare Eusebio Di Francesco? «Il 100% no perché nel calcio succede di tutto, ma sono alte. Al di là del contratto abbiamo un rapporto importante e un progetto a lungo termine ed è fondamentale per portare a casa i risultati prefissati».
  
ASTICELLA - È possibile intravedere un futuro ancora più radioso per il Sassuolo? «Il patron Squinzi è ambizioso e vuole sempre alzare l'asticella. Quel che sarà di Berardi non lo sappiamo, faremo le nostre valutazioni e guarderemo anche al bilancio: dobbiamo pensare al futuro e a volte possiamo avere la necessità di cambiare giocatori. Con Di Francesco puntiamo al gioco di squadra, sappiamo il valore di Berardi: se ci sarà l'opportunità proveremo a tenerlo, poi faremo le nostre valutazioni. La Juventus in pole, ha una prelazione, ma dipende da cosa vorrà lui, non ci sono solo i bianconeri. L'Inter? Diciamo che ci sono tante squadre...».
  
«PRONTO PER UNA BIG» - Ma Eusebio Di Francesco il miglior giovane allenatore in Italia? «Si tratta sicuramente di un grande allenatore pronto per una “big”. Faremo di tutto per tenerlo ma sappiamo che ha qualità e ambizioni per andare in una grande squadra. Ora non pensiamo al suo successore, abbiamo tutte le possibilità di tenere Eusebio. Se servirà sarà un allenatore che sposerà il progetto e dovrà essere italiano. Dobbiamo gestire il Sassuolo come un'azienda e fare progetti. Se ci sono da fare investimenti si fanno come per lo stadio: è un percorso di crescita ma dobbiamo avere il tempo per farlo e poterci godere i successi».


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