Milan, Donnarumma-Psg: più facile a dirsi che a farsi

I due club al lavoro per un’operazione fondamentale per i rossoneri
Donnarumma (Milan)© LAPRESSE
2 min

MILANO - Verso Parigi, ma con calma. Il fronte per il passaggio di Donnarumma al Paris Saint Germain si è appena aperto in maniera concreta, ma mancano diversi tasselli per dare l’operazione davvero in dirittura d’arrivo. La certezza è che le due società vogliono metterla in piedi e concluderla. Anzi, il Milan è di fatto obbligato, visto che deve cedere per sistemare i suoi conti e, grazie alla partenza di Gigio, può mettere a segno la più sostanziosa delle plusvalenze. Ed, evidentemente, punta a realizzarla nel prossimo esercizio. Senza contare, inoltre, il risparmio di ben 12 milioni lordi sul monte ingaggi. Ma vuole anche ottenere il massimo possibile da questo sacrificio e, al momento, l’offerta del club transalpino, ovvero il cartellino di Areola insieme ad un conguaglio da 20 milioni di euro, non soddisfa Boban e Maldini.

O l'uno o l'altro


Il meno convinto, comunque, resta Donnarumma. Lui vorrebbe restare, perché il Milan è la sua squadra e perché, dopo le turbolenze di 2 stagioni fa, ora ha trovato la sua comfort zone. Anche Raiola, il suo procuratore, conosce il suo pensiero e non è certo una sua idea quella di portarlo via da Milanello. Piuttosto, quando suo cugino Enzo ha incontrato Massara, lunedì scorso, ha compreso come le esigenze del Diavolo siano davvero assolute: di qui la necessità di individuare una soluzione, tenuto conto peraltro dell’interesse del Psg per Gigio, di cui era già stato informato. Sotto la Tour Eiffel, però, c’è pure Areola, portiere che pensava di essere ormai titolare dopo l’addio di Buffon, ma soprattutto altro assistito di Raiola. Chiaro che Raiola non possa pilotare un’operazione che metta in diretta concorrenza 2 componenti della sua scuderia. E così è nata l’idea dello scambio.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA