Inter e Sanchez, weekend di pausa

Il Manchester United riflette sull'ingaggio: lunedì può arrivare la svolta. Stesso discorso per Biraghi
Alexis Sanchex© Getty Images
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MILANO - La precedenza va sempre al campo. E così, visto che oggi giocheranno sia Manchester United sia Fiorentina, di Sanchez e Biraghi se ne parlerà solo la prossima settimana. E già lunedì potrebbe essere il giorno di Alexis visto che i Red Devils hanno fatto un passo avanti per venire incontro all’Inter. Sul tavolo, comunque, restano i rispettivi nodi da sciogliere: l’ingaggio per Alexis e il sì alla Viola di Dalbert per il terzino azzurro. La prossima settimana sarà in ogni caso decisiva perché il 2 chiude il mercato e non c’è più tempo per tergiversare. Sanchez e Biraghi sono i rinforzi chiesti da Conte, che si aspetta di essere accontentato il prima possibile.

Evidentemente, l’attesa è maggiore per l’attaccante, anche perché deve andare a coprire un buco nella rosa a disposizione di Conte. Il problema, come accennato, è l’ingaggio. O meglio, la quota che dovrebbe accollarsi lo United. Trascorse 2 mensilità, di qui al giugno 2020, Alexis dovrebbe portarsi a casa circa 12,5 milioni di euro netti. Ebbene, l’Inter inizialmente si era detta disposta a coprire solo 3,5 milioni, per poi rilanciare fino a 4,5. I Red Devils, però, insistono nel sostenere che gli emolumenti spettanti al cileno debbano essere divisi al 50%. Il club nerazzurro, insomma, dovrebbe salire almeno a 6. Ma quella cifra, dalle parti di viale della Liberazione, è considerata troppo elevata, tanto più che con il prestito non si possono sfruttare i benefici del decreto crescita. Possibili vie d’uscita? Sicuramente, uno sconto da parte di Sanchez, altrimenti che l’Inter accetti di pagare un piccolo “gettone” per il prestito.

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