Milano regina del mercato, le altre dietro

Il commento sui trasferimenti avvenuti in questa finestra estiva di Alberto Polverosi
Milano regina del mercato, le altre dietro© Getty Images
Alberto Polverosi
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Le milanesi avanti, le altre a inseguire. Il mercato per ora dice questo e consiglia pure, alle altre, di non perdere troppo tempo perché fra 18 giorni si comincia a fare sul serio. Il Milan è già pronto, l’Inter quasi, il Napoli non ancora, la Juve no, la Roma no, la Lazio no nella maniera più assoluta, la Fiorentina e l’Atalanta neppure.

Milanesi

Questo non significa che il Milan del dopo-Maldini sia la squadra più forte del prossimo campionato. È però la squadra che si è mossa abbinando logica e rapidità. Ceduto Tonali (80 milioni, un botto), ha ristrutturato il centrocampo con Reijnders, Loftus-Cheek e Musah. Era evidente che per Giroud, a 37 anni, sarebbe stato complicato giocare un’altra stagione ai ritmi di quella precedente ed era ancora più chiaro che Origi aveva deluso, quindi dentro Okafor. In più, al posto di Brahim Diaz, un triplo di tecnica, quella di Pulisic, di Chukwueze e del giovane Romero. Buone idee che andranno verificate in campionato, ma comunque giuste, adeguate alle esigenze della squadra. Anche l’Inter si è mossa bene nel settore di centrocampo. Cuadrado, Samardzic e Frattesi offrono a Inzaghi una scelta più ampia rispetto a quella della stagione scorsa. L’ex Udinese e l’ex Sassuolo migliorano la qualità del reparto che ha perso Gagliardini e Brozovic. Se Frattesi è un tipo di giocatore che l’Inter aveva già (Barella, che adesso viene raddoppiato...), lo stesso non si può dire di Samardzic e Cuadrado. Inzaghi ha davanti a sé uno scenario interessante, ma gli manca ancora, e certo non è poco, il centravanti. L’offerta di ieri per Scamacca potrebbe colmare presto quel vuoto, ma se davvero arriverà l’attaccante del West Ham per Inzaghi inizierà un duro lavoro di ricostruzione fisica e morale. Dopo i 16 gol segnati nell’ultima stagione col Sassuolo, si è fermato a 3 in Premier League, a causa di infortuni e flessioni di rendimento. Dopo Scamacca dovrà occuparsi del portiere.

Le altre

Le altre devono accorciare i tempi. Il Napoli ha bisogno di chiudere in fretta la trattativa del rinnovo con Osimhen onde evitare tensioni e malumori e acquistare bene in mezzo al campo. L’idea di Koopmeiners è precisa, è il centrocampista giusto, per qualità tecniche e sensibilità tattica, da affiancare, come alternativa, al trio Lobotka-Anguissa-Zielinski (Elmas), il trio dello scudetto. La Juve vorrebbe portare Lukaku alla Continassa nel giro di pochi giorni, è stata a lungo costretta ad aspettare le mosse di Mbappé e del Psg (che doveva far partire l’effetto-domino) ma ora ha riaperto la trattativa con il Chelsea per scambiare Romelu con Vlahohic. A meno di tre settimane dall’inizio del campionato Allegri aspetta di sapere chi sarà il suo centravanti e finora, a parte le conferme di Milik e Rabiot, l’unico acquisto è Weah, esterno, 23 anni, 0 gol col Lilla in Ligue 1 nella stagione scorsa. Non basta per puntare allo scudetto, nonostante l’assenza delle coppe europee. È indietro la Roma ed è peggiorata la Lazio. Abraham tornerà nel 2024, Mourinho sta aspettando il centravanti che è indispensabile per mettere l’Europa nel mirino. Sull’altra sponda, i 40 milioni di Milinkovic ballano ancora nelle tasche di Lotito e Sarri sta perdendo la pazienza. L’Atalanta ha realizzato il colpo dell’estate, sul piano economico s’intende, con la cessione di Hojlund (85 milioni) ma ora deve rimpiazzarlo, al di là di El Bilal Touré. La Fiorentina è attesa su quattro fronti, campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana (nella nuova versione) e Conference League, se l’anno scorso ha stabilito il record di partite (60), quest’anno potrebbe perfino superarlo (62) e per una stagione del genere occorre un organico formato large.


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