Roma, ecco il piano per tenere Saelemaekers: cosa può succedere con Abraham 

I giallorossi e il Milan stanno studiando come trasformare i prestiti in operazioni definitive. I due giocatori sarebbero felici di restare nelle attuali squadre
Roberto Maida
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Sale Abraham e Saelemaekers. I due derby giocati tra domenica e lunedì, l’Olimpico e Riyad, aumentano la convinzione di Milan e Roma: forse lo scambio dei prestiti è stato conveniente per tutti, tanto da meritare una valutazione in prospettiva. Se l’affare impostato in fretta e furia alla fine di agosto, senza vincoli di riscatto da ambo i lati, diventasse definitivo? Bisognerebbe trovarsi sulle valutazioni dei cartellini, che soddisfino le rispettive necessità di bilancio senza ovviamente gonfiare le plusvalenze. La Roma ha già incassato 1 milione per l’operazione estiva. Ma se i calciatori sono contenti di stare dove sono ora, un modo si troverà. Anche perché entrambi, sia Abraham sia Saelemaekers, hanno rinnovato i rispettivi contratti prima di muoversi. Al Milan tra l’altro piace Cristante, attualmente fermo per infortunio. La Roma lo considera cedibile.

Entusiasmo Saelemaekers

Saelemaekers è stato una vera sorpresa anche per Ranieri: «Non pensavo potesse giocare a questi livello da quinto di destra, lo vedevo meglio da trequartista a sinistra». In realtà è stato produttivo in entrambi i ruoli da quando è rientrato dal grave infortunio: ha già segnato 3 gol in campionato sfornando cross interessanti in serie. Pensate che in carriera non è mai andato oltre le 4 reti in un’unica stagione. Con la Roma potrebbe superare il suo record abituale. E chissà cosa sarebbe successo se la sua caviglia non avesse fatto crack alla quarta giornata, l’ultima in panchina di De Rossi. La sua assenza è stata un po’ sottovalutata, visto che ha obbligato Juric a insistere su un esterno meno dotato: Celik. Ma adesso il suo adattamento a ruolo può suggerire aggiustamenti nei piani di rafforzamento di gennaio: l’esigenza primaria, mai coperta in estate, di acquistare un terzino destro di ruolo è meno pressante rispetto all’arrivo di un attaccante e a un difensore centrale.

La linea della Roma sul mercato 

I Friedkin hanno indicato chiaramente a Ranieri le necessità di bilancio: non hanno problemi ad accontentare le richieste nel mercato invernale, purché il monte stipendi scenda. E’ fondamentale per la Roma chiudere il prossimo bilancio con perdite meno contenute rispetto al 2024, per evitare sanzioni forti dall’Uefa in ossequio ai paletti del fair play finanziario. In altre parole, ogni ingresso deve essere accompagnato da un’uscita e possibilmente generare un saldo positivo e plusvalenze. Per l’attacco il nome più credibile resta Beto, ex Udinese, che è ormai uno di famiglia visto che (non) gioca nell’Everton. In difesa invece si sonda il mercato italiano, in prospettiva di un’eventuale partenza di Hermoso, fin qui molto deludente.

I destri

Poi magari un terzino arriverà lo stesso, coprendo magari numericamente la cessione di un centrocampista (Le Fée). Un nome che Ghisolfi segue gioca in Spagna: è il nazionale rumeno Andrei Ratiu. Ma il Rayo Vallecano ha imposto sul suo contratto una clausola rescissoria da 25 milioni. In Italia, a proposito del Milan, prima dell’esonero di Fonseca alla Roma era stato proposto Davide Calabria. Ora però bisogna capire se Sergio Conceiçao darà il via libera alla partenza: Calabria ha giocato pochissimo in Arabia, è la riserva di Emerson Royal, ma ha sollevato la coppa essendo ancora il capitano.


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